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Morì in ospedale il giorno di Natale per infezione da stafilococco, risarcimento da 900mila euro a Pescara

La Corte d’Appello dell’Aquila ha condannato la Asl di Pescara a risarcire con oltre 900mila euro i familiari della signora che fu colpita da uno shock settico determinato da un’infezione da stafilococco aureo che la portò alla morte.
A cura di Antonio Palma
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Ricoverata in ospedale per precedenti patologie, una donna abruzzese fu colpita da uno shock settico determinato da un'infezione da stafilococco aureo che infine la portò alla morte nel giorno di Natale tra lo strazio dei parenti. Per questi fatti, risalenti ormai a oltre quattordici anni fa, ora la Corte d'Appello dell'Aquila ha condannato la Asl di Pescara a risarcire i familiari della signora con oltre 900mila euro. Si tratta di una battaglia legale che va avanti ormai dal 2010, cioè da quando la paziente 71enne morì per un'infezione contratta mentre era ricoverata in ospedale

In primo grado di giudizio in realtà il Tribunale aveva rigettato le richieste dei parenti della signora stabilendo che non vi era nessun nesso di causalità tra comportamenti dei sanitari e decesso della donna. Un giudizio completamente opposto a quello dato ora in Appello dopo il ricorso dei familiari. La Corte ha riconosciuto "la negligenza, imprudenza, imperizia dei sanitari della Ausl di Pescara" ed ha dichiarato la sussistenza del "nesso di causalità tra l'inadempimento dei sanitari e della struttura ed il decesso" ha spiegato il legale dei parenti della donna, l'avvocato Andrea Colletti.

Come ricostruisce lo stesso legale, la donna soffriva di diversi disturbi fisici e a partire dall'ottobre del 2010 fu sottoposta ad alcuni ricoveri all'ospedale di Pescara per una serie di problematiche. Successivamente fu dimessa, per essere ricoverato in una Rsa dove però le sue condizioni di sono aggravate richiedendo un nuovo ricovero ospedaliero, questa volta all'ospedale di Chieti da dove però purtroppo non è mai più uscita: la 71enne è morta nel giorno di Natale dello stesso anno a causa delle complicanze dovute ad uno shock settico.

Il Ministero della Salute stima che in Italia ogni anno si verificano dalle 450.000 alle 700.000 infezioni in persone ricoverate. "Le infezioni ospedaliere negli ultimi anni sono una delle principali problematiche a cui si assiste nelle strutture sanitarie e sono tra le maggiori cause di decessi. Le statistiche pre-covid affermano che circa 11mila decessi in Italia avvengono a causa di infezioni ospedaliere. Dai dati più recenti emerge che la situazione è addirittura peggiorata” ha dichiarato Colletti, aggiungendo:  “La vicenda in questione, risalente al 2010, dimostra comunque che se ci fosse più attenzione, sia ai percorsi terapeutici sia ai rischi di contaminazione, si salverebbero delle vite e, al contempo, si eviterebbero le spese per il trattamento e gli aggravamenti causati dalle infezioni e quelle per i risarcimenti".

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