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Monti, Berlusconi e Bersani ospiti di Mentana (DIRETTA)

I tre leader di coalizione si troveranno a parlare, nello stesso studio, ma in separata sede, ospiti a Bersaglio Mobile, su La7. Dopo giorni di discussione nel merito di un confronto diretto, pare scemare la possibilità che avvenga realmente.
A cura di Andrea Parrella
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E' divisa in blocchi di quaranta minuti ciascuno la trasmissione Bersaglio Mobile, condotta da Enrico Mentana di questa sera. Ognuno dei blocchi è dedicato ad uno dei tre "principali" capi di coalizioni candidate alle prossime elezioni politiche del 24-25 febbraio. Da giorni va avanti la boutade sul confronto diretto tra i tre e le possibilità che possa esserci prima della tornata elettorale, ma l'eventualità sembra definitivamente svanita. La sintesi massima delle pretese di ognuno dei leader è sicuramente la puntata di questa sera, nel quale si incontreranno senza confrontarsi.

Ore 23-35 – In perfetto orario Enrico Mentana chiude questa puntata di Bersaglio Mobile auspicando la possibilità di un confronto a tre, in extremis, prima del silenzio elettorale. Sono abbastanza scarse le possibilità che ciò possa avvenire, specie sulla base della predisposizione mostrata da Silvio Berlusconi, questa sera come negli ultimi giorni.

Ore 23.27 – Monti, come fa da giorni, ci prova con Grillo, anzi quello che lui chiama signor Grillo, o meglio col suo elettorato, credendola una fascia dalla quale potrebbe attingere qualche consenso. Afferma che, pur essendo molto distanti, il loro elettorato ha la stessa nausea del sistema politico così com'è. Attacca, ma poi corteggia. Sul politometro:

  Ore 23.18 – Mario Monti riconosce che parte del lavoro svolto dal suo governo sia stato fortemente agevolato dallo spirito di sacrificio del popolo italiano e la capacità di essere saputi uscire dalla crisi da soli, contrariamente a quanto pensavano gli altri stati europei:  

Ore 23.10 – Mentana imposta la sua intervista con Monti, più sul che cosa farà, cosa non ha fatto o non ha fatto. Monti crede ci siano state cose che andavano fatte meglio, ma fatte ugualmente:

Ore 23.01 – L'incipit dell'intervento di Monti è tutto di attacco a Berlusconi, in continuità con quanto fatto, specularmente, dal suo predecessore:

  Ore 22.55 – Arriva, per l'ultimo intervento, il presidente del Consiglio Mario Monti. Mentana debutta ancora dalla questione La7, punzecchiando il premier sulla presidenza dell'AgCom, a lui vicino in un incarico precedente. Inoltre chiede di Fini e Casini:  

Ore 22.49 – Tra attacchi a Monti e Bersani, al quale tuttavia riserva frasi gentili per il suo aspetto umano, Berlusconi conclude un intervento sicuramente più frizzante rispetto a quello del suo predecessore. Anche Enrico Mentana è stato con l'ex premier molto meno morbido di quanto avesse fatto con Bersani:

Ore 22.38 Anche Berlusconi non può esimersi dal parlare di Grillo. Per lui prova a non avere pietà dell'ex comico genovese. Invita chi vorrebbe votarlo perché convinto che così si manderebbero a casa tutti i politici a rendersi conto che questo non farebbe che portare al potere la sinistra, compreso l'ennesimo presidente della Repubblica di sinistra. Ammette di avere un nome per occupare quella poltrona, ma decide di non farlo:

Ore 22.36 – Si parla di evasione e del costo enorme della macchina dello stato italiana. Berlusconi attribuisce grossa colpa della pressione fiscale alla condizione pletorica della macchina dello stato, gli sprechi, ma non all'evasione fiscale, alla quale attribuisce peso molto relativo:

Ore 22.28 – Berlusconi prova a ricostruire di nuovo i fatti che hanno causato la caduta del suo governo, da Fini, agli screzi internazionali che l'hanno di fatto screditato agli occhi altrui. Mentana lo stoppa subito. poi parla dei suoi screzi con Sarkozy:

Ore 22.23 – Ancora sul confronto Tv. Per Berlusconi sarebbe stato assolutamente ininfluente se fatto in sei e poi ritira fuori anche i perché dei rifiuti nelle campagne precedenti:

Ore 22.22 – Piccolo autogol di Berlusconi che sulla presenza a tappeto dei partiti in televisione motiva dicendo che i partiti stessi non hanno soldi. E poi:

Ore 22.17 – Mentana, in quanto interessato, da forse eccessivo spazio al fattore La7 per quel che riguarda i giochi della campagna elettorale. Sia con Bersani che con Berlusconi si è parlato per più di dieci minuti (un terzo dell'intervista) del probabile acquisto di Cairo:

Ore 22.11 – Comincia l'intervento di Silvio Berlusconi, che conferma farà il ministro dell'Economia in caso di vittoria elettorale. Poi Mentana gli chiede quale crede sia la cosa per la quale i suoi governi verranno ricordati: Berlusconi cita l'alta velocita.

Ore 22.02 – Si conclude l'intervento di Pierluigi Bersani. La sensazione è che il rush finale, nel quale si dovrebbe dare il massimo, corrisponde anche a quello della stanchezza massima. Mentana e Bersani conversano, il leader del Pd si esibisce in un'intervista morigerata, senza attacchi, ma tutta in difesa. Ecco il video della sua affermazione più rilevante.

Ore 22.00 – E' evidente che l'obiettivo di Bersani sia la concertazione assoluta, l'elemento che gli permetterebbe la possibilità di governare:

Ore 21.57 – Un po' di sano tempo perso a parlare di quello che potrebbe essere il destino di D'Alema e Veltroni, pratica che pare ampiamente archiviata. Poi, sulla presidenza della Repubblica e i probabili candidati dei quali si vocifera, ha negato qualsiasi possibilità di pronostico:

Ore 21.51 – Tra i punti principali del progetto economico del Pd ci sono il sud, la priorità alle infrastrutture per la banda larga (quella sull'Alta Velocità non si prende in considerazione perché già in atto) e l'emissione di titoli di stato dedicati per finanziare gli investimenti:

Ore 21.47 – La vicenda dell'operaio suicidatosi con in mano la costituzione permette a Bersani di affrontare uno dei temi cruciali di questa campagna elettorale, il lavoro:

Ore 21.42 – Si fanno ipotesi sulla prima giornata post vittoria alle elezioni. Bersani comincia ad elencare le prime cose che farebbe. Le elenca facendo copioso uso del suo proverbiale "un po'":

Ore 21.37 – Prima immancabile domanda su Grillo. Il segretario Pd è comprensivo nei confronti di chi vada a vedere i suoi comizi, perché giusto. Se la prende proprio con il leader, ribadendo la frase già detta del "Sulle macerie esultano solo i ricchi":

Ore 21.34 – Si parla dei confronti televisivi. Bersani è sempre stato disposto a farne uno con tutti i leader delle coalizioni. Nel merito della boutade sui confronti degli ultimi giorni addossa molta colpa alla struttura personalistica dei partiti in Italia. Per ora cinque minuti rubati ai programmi:

Ore 21.31 – Si comincia con il caso La7, sul quale oggi, Bersani e Berlusconi, hanno avuto un botta e risposta piuttosto pesante. Poi Mentana gli chiede se abbia una possibile nomina per la delega alle telecomunicazioni. Lui risponde che non fa nomine ma la legge rimane la stessa:

Ore 21.28 – Comincia Uno alla volta, incontro di Enrico Mentana con i tre leader. Comincia Bersani:

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