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Elezioni politiche, Berlusconi vs Monti: E’ scontro sul confronto TV (DIRETTA)

E’ partito lo sprint finale, prima del voto di domenica e lunedì. Dal Cavaliere a Monti, passando per Grillo e Bersani, tutte le dichiarazioni dei protagonisti della politica nella diretta giornaliero di Fanpage.it.
A cura di Biagio Chiariello
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20.20 – E' bagarre all'auditorium della Fiera di Milano dove è in corso la convention del centrodestra. Tra il parapiglia generale alcuni militanti berlusconiani si sono scagliati contro quelli che avevano urlato contro il primo contestatore scambiandoli per infiltrati e generando un caos fuori dalla sala dove sta parlando Berlusconi.

20.00 – Berlusconi contestato da un uomo che poi è stato inseguito dai militanti inferociti. – Un uomo ha contestato l'ex Premier durante la kermesse del Pdl a Milano gridando "Ci hai rovinato tutti" e lanciando una serie di aeroplanini di carta. L'uomo immediatamente allontanato dagli uomini della sicurezza è stato poi rincorso tra le urla da alcuni militanti inferociti. Berlusconi però non ha mai perso il controllo della situazione e anzi ha replicato con ironia: "Sarà il solito juventino"

19.15 – Berlusconi ricuce con Maroni – Dal Fieramilanocity il Cavaliere torna su suoi passi dopo le parole di questa mattina sula Lega e abbraccia Maroni invitato sul palco. "La Lega sarà un'alleata solida e leale al governo" ha detto Berlusconi dopo aver annunciato i suoi sondaggi nonostante il divieto. "Sembra che abbiamo raggiunto e superato la coalizione di centro-sinistra" ha infatti esultato l'ex Premier aggiungendo "Ci sono molte probabilità che il centrino di Fini Casini e Monti possa non arrivare al 10%"

18.00 – Berlusconi, Monti e Bersani intervistati da Mentana –  I tre principali candidati alle elezioni politiche saranno ospiti domani sera dello speciale del Tg La7 dedicato alle elezioni. Nessun confronto diretto tra i tre avversari però perché  ognuno di loro sarà intervistato separatamente dal direttore Mentana.

17.10 – Bersani: "Confronto tv con tutti" – "Finiamola con questo balletto. Io dico che se lo facciamo, lo facciamo tutti quanti". Così Pier Luigi Bersani a Gioia Tauro. "Non saprei cosa rispondere – ha detto – a Ingroia, Grillo o Giannino se mi chiedessero perché loro al confronto non ci sono. Sono disponibile a fare il confronto ma non così".

16.45 – Zingales lascia il partito di Oscar Giannino – Luigi Zingales lascia "Fare per fermare il declino". In un lungo post su Facebook l'economista padovano annuncia il suo addio alla formazione politica di Giannino, dopo aver scoperto che lo stesso Oscar Giannino avrebbe dichiarato "credenziali accademiche molto specifiche e, a quanto mi risulta, false".

16.30 – Monti: "Articolo Financial Times è irrilevante" – Il premier uscente prova a minimizzare l'editoriale scritto da Wolfgang Munchau su FT nel quale si imputata "l'entità del crollo della crescita del Pil italiano" alle "politiche di austerità di Mario Monti, imposte su un'economia già in recessione quando entrò in carica". La replica di Monti: "Benché l'articolo del Financial Time è stato di autorevolissima attenzione del professor Brunetta, lo considero di peso irrilevante". Così il Prof. a Cagliari per un incontro elettorale.

15.30 -Bonaiuti attacca la Rai: "Basta giochetti sul confronto tv" –  Paolo Bonaiuti prova a difendere la posizione di Berlusconi e la sua intenzione di dire "sì" solo ad un faccia-a-faccia televisivo con Bersani ("l'unico che con noi può vincere" ha detto oggi il Cavaliere): "Perché il direttore generale, Luigi Gubitosi, che si fa portavoce di Monti e di Bersani, non prende in considerazione la proposta di Berlusconi per un faccia a faccia tra i due esponenti delle uniche coalizioni che hanno la possibilità di vincere?", si chiede il membro della Commissione di Vigilanza Rai e portavoce del leader del Pdl.

14.30- Berlusconi: "Sono un guerriero, uso lo spadone magico" – Le difficoltà di fare il primo ministro "hanno distrutto molti ma non me che sono un guerriero". Con queste parole Silvio Berlusconi ha concluso il suo intervento durato circa due ore a un incontro promosso da Confindustria di Monza e Brianza. L'ex premier ha aggiunto che "uso uno spadone magico benedetto da Madre Teresa di Calcutta nelle riunioni di partito per nominare i miei uomini missionari di libertà e verità e, anche se non ho qui questo spadone, altrettanto faccio con voi".

13.55 – Botta e risposta Monti-Giannino – Il primo, vero, confronto tv tra due protagonisti delle elezioni va in onda su La7 a ‘L'Aria che tira': Monti accusa Giannino per un suo precedente tweet nel quale parlava di un suo conflitto di interessi rispetto alla Fiat:  "Se non fossimo in campagna elettorale, e quindi queste cose dovessero essere prese sul serio, partirebbero azioni penali nei confronti di chi oggi fa queste accuse diffamanti". Giannino però si è difeso affermando che il riferimento al conflitto di interessi era a qualche candidato nelle liste montiane (ipotesi comunque smentita da Monti) e ha spiegato le sue affermazioni nel senso che "il presidente Obama e' molto interessato alla vicenda Fiat-Chrysler" in vista di un'acquisizione da parte del Lingotto del 40% dell'azienda americana.

13.35 – Berlusconi: "Se la Lega crea problemi facciamo cadere Regioni" –  Non ha alcun dubbio, Silvio Berlusconi, sull'eventualità di un governo con la Lega, in caso di vittoria. Del resto, in caso contrario "potremmo sempre – ha detto Berlusconi – far cadere le giunte delle tre regioni se ci facessero difficoltà centralmente al governo. Credo che avremo mano libera per prendere tutte le decisioni se avremo alle elezioni il 55% alla Camera e una buona maggioranza anche al Senato".

13.15 – Maroni: "Andrei io a fare il confronto tv con Monti" – "Non lo ha chiesto a me, ma gli avrei detto di sì: l'ha chiesto ad altri politici e loro dovranno rispondergli". Così ha replicato il leader della Lega Roberto Maroni ai giornalisti che gli chiedevano dell'appello del premier Mario Monti a un confronto televisivo con i due principali avversari politici, Berlusconi e Bersani.

13.00- Berlusconi: "Mi hanno attaccato la congiuntivite" –  Arrivato con un certo ritardo all'incontro nella sede di Confindustria di Monza e Brianza, Berlusconi ha spiegato ai presenti di vedere "solo fino alla quarta fila: mi hanno attaccato la congiuntivite emorragica – ha spiegato, provando a scusarsi- e riempito di cortisone, ghe vedi no". Il Cavaliere è poi tornare più serio, spiegando di essere trattenuto da una visita al San Raffaele.

12.15 – Monti: "Niente in comune con la sinistra" -"Io non ho e non avrò niente in comune con questa coalizione di sinistra". Lo ribadisce il presidente del Consiglio uscente a L'aria che tira. "Io voglio essere una calamità per il bipolarismo che non ha portato l'Italia a prendere le decisioni giuste nei tempi giusti e non avrei niente in contrario a diventare la calamita per chi non si ritrovasse più nei rispettivi poli. Ma questo è già avvenuto".

11.20 – Il Financial Times critica Monti – "L'entità del crollo della crescita del Pil italiano è chiaramente il risultato delle politiche di austerità di Mario Monti, imposte su un'economia già in recessione quando entrò in carica". Sono le nuove critiche al premier dell'editorialista del FT, Wolfgang Munchau, dopo quelle di gennaio scorso quando l'economista disse del premier uscente: "Non è l'uomo giusto per guidare l'Italia".

10.35 – Monti: "Italiani non sono minorati" – "Non possiamo trattare i cittadini italiani come dei minorati". Lo ha detto il premier uscente arrivando a un convegno a Roma, nel quale ancora una volta ha sottolineato la necessità di un confronto fra i candidati premier. E sull'intenzione di Berlusconi di ridurre a due i protagonisti del faccia-a-faccia (lui e Bersani), Monti commenta: "Immagino che la ragione sia che ha un particolare timore di confrontarsi con me"

10.18 – Favia: "Grillo evita l'intervista in tv perché così romperebbe l'incantesimo del M5S" – Il successo del Movimento 5 Stelle? "Il disgusto degli italiani per la politica" e  "un incantesimo comunicativo costruito abilmente dalla coppia Grillo-Casaleggio". E' questa la ricetta secondo Giovanni Favia. Il dissidente espulso dal M5S è stato intervistato da Repubblica che non poteva non fargli una domanda sulle ragioni che hanno portato a saltare l'intervista di ieri sera a Sky: "rischiava di perdere voti. Penso l'abbia convinto Casaleggio perchè ormai stanno facendo il pieno di voti e non gli avrebbe giovato. Le televisioni mandano a reti unificate i suoi comizi, che bisogno ha di dare interviste?". Per Favia, oggi candidato alla Camera con Rivoluzione Civile di Ingroia, Grillo ora evita le domande "perchè spezzerebbero l'incantesimo" e verrebbero fuori "le contraddizioni" di un movimento che "mette sotto uno stesso ombrello un elettore di estrema destra, un moderato e un elettore di sinistra". Insomma "c'è qualcosa che non va" per  l'ex consigliere regionale dell'Emilia Romagna.

10.10 – Monti: "Perchè mi sono candidato? Chiedete ad Alfano.." – Mario Monti, intervistato da RaiNews, ha parlato del momento in cui ha deciso di "salire" in politica e candidarsi premier con Scelta Civica: "Credo che il merito o demerito lo abbia l'onorevole Alfano con il suo discorso in Parlamento con il quale sostanzialmente ha sfiduciato il governo" . In quell'istante "ho capito – aggiunge – di avere il dovere di impegnarmi per impedire che, come per le crepes suzette, venisse rivoltata la frittata di un anno di governo e riscritta la storia, togliendo lavoro e significato ai tanti sacrifici fatti dagli italiani".

10.05- Berlusconi: "Interferenze Napolitano? Non commento" – "Io preferisco non commentare, e non l'ho mai fatto, le parole del presidente della Repubblica". Il Cav risponde così ad una domanda se da parte del presidente della Repubblicaci sia stata una presunta interferenza nella campagna elettorale dopo il suo incontro con Obama alla Casa Bianca che ha provocato una vespaio di polemiche in seno al Pdl e alla Lega.

Il confronto tv tra i principali leader, le tasse e le polemiche per una mancata intervista. Sono questi i tre principali argomenti coi quali si apre l'ultima settimana di campagna elettorale. In un colloquio con Monica Maggioni di Rainews24, Mario Monti torna a ribadire la necessità del faccia a faccia televisivo tra lui, Berlusconi e Bersani, grazie al quale sarebbe possibile "fantasticare un po' meno e confrontare punti di vista davanti agli italiani che devono votarci". Per questo il Prof lo definisce un "dovere verso gli italiani" e in tal senso non manca di indirizzare una frecciatina nei confronti degli avversari: "io vorrei", ha spiegato Monti, "in quest'ultima settimana, non appuntare critiche a questo o a quell'uomo politico, tanto più che non riesco a snidarli in un dibattito aperto e leale". E punzecchia in particolare il Popolo della libertà e Silvio Berlusconi: "Di economica ne ho praticata meno di lui", replica il premier uscente al Cavaliere che lo aveva accusato di essere un "professorino che non capisce nulla di economia"  che “guarda l’economia dal buco della serratura”. Monti dice: "Magari ha ragione lui che è particolarmente autorevole nel mondo per giudicare la qualità di un economista. Ma l’aspetto supplementare e gustoso del ‘buco della serratura’, ecco quello è carino ma è veramente inaccettabile. Perché ho avuto occasione di vedere l’economia, insomma ne ho praticata più di lui”.

Negli stessi istanti dell'intervista di Monti a Rainews24, Berlusconi manifestava "l'intima certezza di una nostra vittoria, e nemmeno sul filo di lana" a Radio Lombardia. Se all'epoca dell'insediamento del Governo Monti  "l'85% dei nostri elettori – ha detto – non condivideva la nostra posizione di votare la fiducia al governo dei tecnici" oggi invece "c'è stato un grande cambiamento" asserisce sicuro il Cav. E a proposito del confronto tv, è dell'idea che "in questa situazione finale sia utile solo quello tra gli unici due possibili vincitori". Lui e Bersani. Berlusconi lo ha detto in un'altra intervista a Rtl, nella quale ha definito Beppe Grillo "è un fenomeno da baraccone" che però "sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra". Poi una battuta su Equitalia e Imu che "hanno fatto sentire lo Stato come un oppressore, ostile, nemico dei cittadini"

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