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Montepulciano: la madre è ricoverata, figlia si sposa nella cappella dell’ospedale

Il matrimonio è stato celebrato all’ospedale di Nottola a Montepulciano, in provincia di Siena.
A cura di Davide Falcioni
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Nozze decisamente speciali quelle celebrate una settimana fa all'ospedale di Nottola a Montepulciano, in provincia di Siena. A sposarsi è stata la giovane figlia di una ricoverata nell'hospice. Lo rende noto la Asl Toscana sud est.

La giovane ha deciso di convolare a nozze con il compagno proprio nella cappella dell'ospedale, per consentire anche alla mamma di partecipare e affaticarsi il meno possibile.

Organizzata velocemente, la cerimonia si è svolta con tutti i canoni alla presenza di un prete, dei testimoni e di un bel bouquet, il tutto accompagnato dalla musica di un violino. "Figlia unica, la novella sposa ha avuto dalla mamma il più bello dei regali: un sorriso", ha raccontato la Asl.

"Quando la vita corre più veloce del tempo ritrovare la dimensione umana è fondamentale per garantire alle persone fragili qualità e appropriatezza nei percorsi di cura e assistenza attraverso una visione globale, fisica, emotiva e spirituale, nel rispetto della dignità e umanità di chi soffre" ricorda la direttrice Uoc Cure Palliative dell'Asl Toscana sud est Concetta Liberatore.

I precedenti: sposi in oncologia e persino in terapia intensiva

Non è la prima volta che due persone convolano a nozze in un ospedale. Lo scorso agosto era stata la volta di  14 Antonia e Nuccio, rispettivamente 64 e 81 anni, che si sono sposati nel reparto di Oncologia dell’Ospedale San Carlo di Milano. "Ci siamo conosciuti andando in bicicletta, uno sport che è sempre piaciuto ad entrambi. Pedalando insieme è nata una bellissima amicizia. L’amicizia piano piano si è trasformata in amore. Nuccio mi ha corteggiata per 4 anni. E mi ha aspettata per 4 anni. Io ho sempre difeso la mia libertà, ma poi l’amore ha avuto il sopravvento", raccontò la donna, all'epoca  ricoverata nel reparto di Oncologia.

Prima ancora era stata la volta di Maurizio, 47 anni, a giugno colpito da un infarto e per questo ricoverato prima in un ospedale della provincia di Cuneo, poi a seguito di un peggioramento nel reparto di Terapia Intensiva post-cardiochirurgica delle Molinette di Torino: qui, temendo che potesse morire da lì a poco, l'uomo si sposò con la compagna di una vita.

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