Monitoraggio Iss, indice Rt sale a 0,93: “In 6 regioni è sopra o pari a 1, epidemia resta grave”
L'epidemia di Covid-19 continua a essere grave in Italia, per questo è necessario osservare con rigore tutte le misure anti contagio. È quanto emerge dalla bozza del report con il monitoraggio settimanale della situazione epidemiologica nel nostro Paese elaborato da Istituto superiore della Sanità e Ministero della Salute. Ne è una conferma anche l'indice Rt, cioè l'indice di trasmissibilità del virus, che su base nazionale è salito a 0,93 nel periodo 21-27 dicembre, in crescita rispetto alla scorsa settimana, quando era fermo a 0,90. In sei regioni ha superato la soglia di guardia di 1, il che dimostra come non si possa ancora abbassare la guardia dopo le feste di Natale.
Indice Rt regione per regione
Secondo l'ultimo report Iss-Ministero della Salute, sono dunque 6 le regioni con indice Rt superiore a 1. Si tratta di Calabria (1,09), Liguria (1,07), Veneto (1,07), compatibili con uno scenario di tipo 2, e poi Basilicata (1,09), Lombardia (1), Puglia (1) e altre tre presentano un indice molto vicino, vale a dire Emilia Romagna (0,98), Friuli Venezia Giulia (0,96) e Marche (0,99). Nove regioni sono classificate a rischio basso di contagio. L’incidenza settimanale è a 135 casi per 100mila abitanti, un valore ancora molto e lontano "da livelli (50 casi per 100.000 in sette giorni) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Tale situazione conferma la necessità di mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie".
Veneto osservato speciale
A preoccupare gli esperti è ancora una volta il Veneto, che al momento è la regione con l'incremento giornaliero di infezioni più consistente. Il motivo è presto detto: "oltre ad un Rt puntuale maggiore di uno si accompagna ad una incidenza particolarmente elevata. Questo desta particolare preoccupazione, pertanto nuovamente si esorta ad applicare con urgenza le misure previste per il livello di rischio attribuito in accordo con il documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732″.
Pressione sul sistema sanitario
Nell'ultima settimana "si osserva una diminuzione generale dell'impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre". Tuttavia, il report rivela come comunque ancora 10 Regioni "hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica". Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.731 (21/12/2020) a 2.565 (28/12/2020); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 25.145 (21/12/2020) a 23.932 (28/12/2020).