Monitoraggio Covid, stabili ricoveri e intensive ma sale l’Rt: quattro Regioni a rischio alto
In Italia si stabilizzano le ospedalizzazioni per Covid, ma sale l'indice di trasmissibilità Rt che arriva alla soglia di allerta. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità in cui si fa il punto della situazione epidemiologica nel nostro Paese nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 6 aprile.
"Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento. L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia", si legge nel report.
Rt in salita, scende l'incidenza
Secondo il monitoraggio Covid dell'Iss-ministero della Salute, l'incidenza settimanale a livello nazionale dei casi è in lieve diminuzione: 34 ogni 100mila abitanti contro 37 ogni 100mila abitanti della scorsa settimana.
In lieve aumento invece l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 1,00 (range 0,93-1,08) e coincidente con la soglia epidemica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sostanzialmente stabile allo 0,9% così come il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale al 3,8%.
Stabili ricoveri e terapie intensive
Per quanto riguarda l’occupazione dei letti stabili le terapie intensive, a livello nazionale il tasso è allo 0,9% rispetto allo 0,8% della scorsa settimana. Scende il numero dei pazienti in area non critica che si attesta al 3,8% rispetto al 4% della settimana precedente. Sale l’indice Rt che si attesta a 1 rispetto allo 0,99 della precedente rilevazione.
Quattro Regioni a rischio alto
Come si legge nel report Iss nel corso degli ultimi sette giorni "una Regione risulta non valutabile, e di conseguenza equiparata a rischio alto, ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Tre Regioni/PPAA sono a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto sono a rischio moderato, di cui tre a causa di molteplici allerte di resilienza, e nove sono classificate a rischio basso. Quattordici Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sei Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza". La Regione non valutabile è la Sicilia, mentre quelle a rischio alto sono Abruzzo, Liguria e Puglia.