Monitoraggio Covid, Iss: Rt in aumento e incidenza in calo, sette le regioni a rischio alto
Sono dati stabili quelli che emergono dal monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità sulla diffusione del Covid-19. L'indice Rt medio è aumentato e superato la soglia epidemica, mentre l'incidenza ha fatto registrare un calo. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all'1% mentre sono sette le regioni considerate a rischio alto.
Nel dettaglio dai dati diffusi dalla cabina di regia emerge che nel periodo che va dal 5 al 18 aprile 2023, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,08, in aumento rispetto al periodo precedente (0,93) e al di sopra della soglia epidemica. L'indice di trasmissibilità invece, basato sui casi con ricovero ospedaliero, è in diminuzione e sotto la soglia epidemica. In diminuzione anche l'incidenza settimanale a livello nazionale: 39 ogni 100mila abitanti, nella settimana dal 21 al 27 aprile, rispetto ai 48 della settimana precedente.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali italiani invece, il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all'1 per centro, mentre quello nelle aree mediche a livello nazionale sale leggermente al 4,7%.
Sono infine sette le regioni considerate a rischio alto: l'Abruzzo, l'Emilia-Romagna, la Liguria, le Marche, la Puglia, la Sardegna e poi la Sicilia. Quest'ultima risulta ancora "non valutabile" per mancanza di trasmissione di dati ed è equiparata "a rischio alto". Sei le regioni, o province autonome, che sono a rischio moderato a causa di molteplici allerte di resilienza: Calabria, Fvg, Molise, le province di Trento e Bolzano e Veneto. Otto sono classificate a rischio basso: Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte.