video suggerito
video suggerito

Monete da 1 e 2 euro false dalla Cina: maxi-sequestro nel Sud Italia

Un fiume di euro falsi da Shanghai al porto di Napoli. Un sequestro di queste proporzioni non si era mai visto in Italia dall’introduzione della moneta unica. La banda italo-cinese sgominata dai carabinieri di Palermo.
A cura di Biagio Chiariello
106 CONDIVISIONI
Immagine

E’ il più grande sequestro di monete false mai effettuato in Italia dall'introduzione dell'euro quello effettuato dai carabinieri della compagnia Piazza Verdi di Palermo e del comando antifalsificazione monetaria di Roma che stamattina a Napoli hanno rinvenuto un vero e proprio fiume di monete da uno o due euro per circa 600mila euro, proveniente da Shangai, nascoste dentro sbarre cave, di ferro, situate dentro un container che trasportava materiale edilizio. In queste ore i militari dell'Arma stanno eseguendo 12 fermi giudiziari: 5 cinesi, un ghanese, un nigeriano e cinque italiani. Tutte accusate di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello Stato e spendita di monete false. L'operazione smantella così l’associazione criminale che si occupava dell’approvvigionamento e della distribuzione di monete metalliche contraffatte di altissima qualità che venivano importate dalla Repubblica Popolare Cinese.

Monete da uno e due euro riprodotte con un sistema di coniazione così perfetto da far invidia alla Zecca di Stato. Tante perfetti da riuscire a beffare anche le macchinette che distribuiscono sigarette. L’aspetto più sorprendente della vicenda è che la fabbrica di monete false è a Shangai: un sequestro di questo genere “è il primo mai eseguito al mondo” dicono gli investigatori. “Per la prima volta nel campo della contraffazione si dimostra il coinvolgimento diretto di gruppi cinesi – spiega il colonnello Ferace – nell'organizzazione del traffico internazionale di denaro falso in tutte le sue fasi, dalla produzione allo smercio”. I carabinieri sono riusciti anche a capire il prezzo di vendita delle monete false. Quelle di buona qualità, cioè quelle accettate anche dai distributori, venivano vendute a 60 centesimi all'euro, mentre il prezzo scendeva fino a 40 centesimi per quelle meno fedeli all'originale.

106 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views