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Moncalieri, la casa di riposo in cui sono rimaste in due a curare gli anziani

Alla “Denina” di Moncalieri, sono rimaste un’infermiera e un’operatrice a occuparsi dei 26 ospiti 19 dei quali positivi: a volte le aiuta la donna delle pulizie. “Uma situazione gravissima, che noi abbiamo segnalato già da diversi giorni, scrivendo il 9 aprile a tutti: al prefetto, al sindaco, alla cooperativa che gestisce la struttura, all’Asl. Non abbiamo ricevuto risposte” dice il sindacalista della Cgil, Michael Pellegrino.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Si aggrava la situazione alla casa di riposo Denina di Moncalieri, alle porte di Torino. Su 31 pazienti, sette sono già stati trasferiti in ospedale perché troppo gravi, e dei 26 ospiti rimasti nella struttura, 19 hanno contratto il Coronavirus. Una grave emergenza che tocca anche il personale, come denunciato in un rapporto dalla locale camera di lavoro della Cgil : “è ridotto al minimo, una OSS lavora 20 ore al giorno, un infermiere, un pulitore, due addetti alla mensa. L’Unità di Crisi regionale ha svolto un sopralluogo, assieme alla Commissione di Vigilanza sui minutaggi dell’ASL TO 5, giusto per vedere la fattibilità del servizio in queste condizioni esasperate. Un solo infermiere e un solo OSS per garantire la normale assistenza di base e – in più – quella ai malati di Covid-19 risultano alquanto insufficienti".

Sono rimaste una oss e un'infermiera

Anche il sindacalista della Cgil funzione pubblica, Michael Pellegrino, ha parlato della drammatica contingenza della casa di riposo:  "L'unica operatrice sanitaria sta facendo turni massacranti – dice a Repubblica – lavorando anche più di venti ore al giorno. E lo fa utilizzando pochissimi dispositivi di protezione, ha ad esempio una sola mascherina, la tiene su per tutta la settimana, spostandosi da un paziente all'altro per aiutarli come riesce. Non sono nemmeno stati sanificati gli ambienti: è chiaro che il contagio, così, dilaga ancor di più. E' una situazione gravissima, che noi abbiamo segnalato già da diversi giorni, scrivendo il 9 aprile a tutti: al prefetto, al sindaco, alla cooperativa che gestisce la struttura, all'Asl. Non abbiamo ricevuto risposte", spiega Pellegrino.

Le parole del sindaco di Moncalieri

Confermo i numeri e la situazione di emergenza di cui siamo a conoscenza- ha spiegato il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna – Il nostro ruolo è stato quello di fare da cerniera tra l'istituto e l'asp e l'Unità di crisi. La situazione è stata presa in carico attivando l'Usca, l'unità speciale di cura e assistenza, con un team dedicato grazie al quale si è raggiunto l'obiettivo di fare test su tutti gli ospiti. Per quanto riguarda il personale, in realtà proprio su mia richiesta l'Unità di Crisi ha attenzionato la struttura, è stato pubblicato un bando per la ricerca di nuove forze, e sono stato da poco informato dalla direzione della Rsa che sono arrivate alcune disponibilità che quindi arriveranno per assistere i pazienti".

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