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Molfetta, sparatoria in un bar: uccisa una ragazza di 19 anni. Sospetti su un clan mafioso

Una 19enne è morta dopo essere stata ferita con colpi di arma da fuoco durante una lite avvenuta la notte scorsa in un locale di Molfetta, nel nord Barese.
A cura di Davide Falcioni
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Una ragazza di 19 anni, Antonella Lopez, è morta dopo essere stata ferita con colpi di arma da fuoco durante una lite avvenuta la notte scorsa in un locale di Molfetta (Bari), il Bahia. Altri due ragazzi sono rimasti feriti e uno di loro verserebbe in gravi condizioni. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Bari per il presunto coinvolgimento di esponenti del clan mafioso del rione Japigia del capoluogo pugliese.

La giovanissima vittima infatti era la nipote di Ivan Lopez, morto in un agguato compiuto sul lungomare IX maggio di Bari, nel rione San Girolamo, il 29 settembre 2021. Il delitto fu compiuto – secondo l'accusa – da uomini che agirono per conto del clan mafioso Capriati di Bari vecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con gli Strisciuglio che avevano il predominio al San Paolo e San Girolamo. Nell'agguato di ieri è rimasto ferito anche il ventenne Eugenio Palermiti, aspirante boss appartenente all'omonima famiglia mafiosa di Japigia.

Antonella Lopez sarebbe stata colpita all'esterno del club: un proiettile avrebbe colpito la 19enne a una spalla per poi raggiungere la vena giugulare. Per lei non c'è stato niente da fare.

"È stato un attimo. Erano le 2:45, verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale", ha raccontato all'ANSA Nicola Spadavecchia, titolare del bar della litoranea in cui è avvenuta la sparatoria. "Io non ero in pista, ero nel mio ufficio – ha aggiunto l'imprenditore – questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l'inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne".

Sul posto sono ancora in corso indagini e rilievi dei carabinieri che sono coordinati dalla Dda di Bari e "non so ancora se mi sequestrano il locale", aggiunge Spadavecchia. "Siamo vicino alla famiglia della giovane donna rimasta uccisa ma anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi", conclude.

"Quanto è accaduto, questa notte a Molfetta, all'esterno del Lido Baiha, con una maxi rissa sfociata in una sparatoria, ci rattrista e ci preoccupa. Non si può morire a 20 anni e non si può morire così al di là delle motivazioni che sono a monte della vicenda. Tutte ingiustificabili. Tutte deprecabili". Lo scrive il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. "Siamo vicini al dolore che ha colpito gli affetti della giovane. Confido – dice – nella prontezza e nella capacità investigativa degli inquirenti per la ricostruzione della dinamica degli avvenimenti e l'individuazione dei responsabili.
Soprattutto abbiamo necessità di sapere perché proprio qui".

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