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Molestie all’università di Torino, il prof e le frasi alle specializzande: “Che biancheria indossi oggi?”

Molestie sessuali nei confronti delle specializzande all’Università di Torino, il docente della scuola di medicina legale ai domiciliari. Alle studentesse diceva: “Bella biancheria, cosa indossi oggi?”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Continuano le indagini sulle molestie sessuali ai danni di alcune specializzande dell'università di Torino e della scuola di medicina legale. Il professore Giancarlo Di Vella è attualmente agli arresti domiciliari per violenza sessuale, mentre un altro docente è indagato con l'accusa di aver falsificato fogli relativi ad attività didattiche e firme, attestando la sua presenza nella struttura quando invece era altrove.

Nell'indagine seguita dai carabinieri del Nas, emergono accuse pesantissime nei confronti di Di Vella, indicato da sei studentesse come autore di molestie e commenti non richiesti. Tra queste, vi sarebbero domande sui capi di biancheria indossati ed esclamazioni quali: "Che fortunato il tuo fidanzato!".

Oltre alle frasi proferite alle specializzande, vi sarebbero anche battute a sfondo sessuale, palpeggiamenti, massaggi alle spalle e perfino sfioramenti non richiesti.

Nei confronti di Di Vella sono inoltre ipotizzati i reati di stalking e minacce. "Se parlate vi rovino" avrebbe detto il docente alle specializzande dopo l'apertura dell'inchiesta. Secondo il legale che si occupa della difesa, Marino Careglio, il professore sarebbe "amareggiato" per quanto sta accadendo, ma anche "convinto di poter dimostrare la propria innocenza".

L’indagine coordinata dalla procuratrice aggiunta Enrica Gabetta e dal pubblico ministero Giulia Rizzo sta verificando anche la possibilità di contestare l’accusa di falso per induzione. Alcuni specializzandi, invece, hanno denunciato di essere stati costretti a sbrigare faccende dei loro superiori e a coprire gli assenteisti.

Secondo quanto starebbe emergendo dalle indagini, Di Vella avrebbe messo in scena autopsie fittizie per nascondere il mancato raggiungimento degli standard ministeriali per il riconoscimento del ministero. Vi sarebbero testimonianze di ciò dal 2017 e il 2021. Stando a quanto riporta La Stampa, gli specializzandi avrebbero anche svolto mansioni che spettavano ai vertici della Scuola.

La scuola di specialità di medicina legale era stata sospesa dopo la direzione di Carlo Torre e aggregata a Genova proprio perché priva di autonomia e per carenza di docenti. La struttura era ripartita proprio con l'arrivo di Di Vella, giunto a Torino nel 2013 dall'Università di Bari.  I carabinieri hanno effettuato delle perquisizioni e sequestrato smartphone, pc e documenti.

Le molestie sarebbero state accertate anche in altri dipartimenti universitari di Torino. Tra questi, vi sarebbe anche la facoltà di filosofia: un docente ordinario è stato accusato di abusi nei confronti di due ex dottorande. Per questo motivo, il professore è stato sospeso.

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