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Molestie all’Università di Torino: docente denuncia le studentesse per calunnia

Il docente di filosofia dell’Università di Torino accusato da alcune studentesse di molestie verbali e in seguito sospeso dall’insegnamento per un mese, ha depositato una denuncia per calunnia nei confronti delle allieve.
A cura di Davide Falcioni
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Il professore di filosofia dell'Università di Torino accusato da alcune studentesse di molestie verbali e in seguito sospeso dall'insegnamento per un mese, ha depositato una denuncia per calunnia nei confronti delle allieve.

Lo riferisce il quotidiano La Stampa, a proposito del movimento che si è creato in diversi dipartimenti dell'ateneo e che aveva riguardato anche l'ex direttore della scuola di specializzazione di Medicina legale Giancarlo Di Vella, accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque specializzande.

Per quanto riguarda il docente di Filosofia, Federico Vercellone, che tiene gli insegnamenti di Estetica, le segnalazioni di studentesse e dottorande risalgono al settembre del 2023 e allora era stato aperto il procedimento disciplinare che ha portato poi alla sospensione, prevista dal 1 marzo al 1 aprile di quest'anno.

L'accademico avrebbe pronunciato frasi inopportune, lanciando sguardi lascivi durante un esame. Ma avrebbe anche sfiorato una gamba durante una cena. Tutti episodi raccolti in un esposto e mai formalizzati in una denuncia penale. Il 27 settembre il docente, con l'avvocato Maurizio Riverditi, aveva poi depositato una querela per calunnia nei confronti delle allieve. "Tutelerò la mia buona reputazione in ogni sede, contro questa assurda caccia alle streghe. Accuse sommarie e ingiuste che mi hanno profondamente amareggiato" le parole di Vercellone, i cui legali presenteranno ricorso contro la sospensione che lo attenderebbe per un mese.

"Sono stato esposto a una gogna, mentre le responsabilità singole dovrebbero valutare alla luce dei riscontri oggettivi", ha aggiunto Vercellone, che ha proseguito: "Alle studentesse che si sono sentite urtate dalle mie parole rivolgo le mie più sincere scuse. Non c'è mai stato alcun invito a cena alle allieve, proposta di incontro a due o altro. Tutte le volte che ci siamo visti è stato in pubblico e alla presenza di testimonianze".

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