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Moglie e figlio soffocati sul letto dopo il compleanno, poi il suicidio: la tragedia di Modena

La terribile ricostruzione della tragedia di Marzaglia Nuova, nel Modenese dove un uomo di 83 anni, Giancarlo Salsi, ha ucciso la moglie, Claudia Santunione, e figlio, Stefano, entrambi malati. Il giorno prima della tragedia la famiglia aveva festeggiato il compleanno dell’uomo.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Moglie e figlio soffocati in casa e stesi insieme sul letto dopo la sua festa di compleanno e infine il suicidio sulle scale dove si è impiccato. È la terribile ricostruzione della tragedia di Marzaglia Nuova, nel Modenese dove un uomo di 83 anni, Giancarlo Salsi, per tutti Carlo, ha ucciso la moglie, Claudia Santunione, 79 anni, il figlio, Stefano Salsi, 48 anni, entrambi da tempo malati.

A fare la macabra scoperta il fratello dell'uomo che abita nella palazzina a fianco, ieri poco dopo le 9. Non ricevendo risposta, era andato a cercare il fratello ritrovandosi davanti ai tre corpi ormai senza vita. Secondo quanto ricostruito finora, tutto si sarebbe svolto nella notte tra mercoledì e giovedì al chiuso delle mura domestiche. Non è escluso che Salsi abbia dato a moglie e figlio dei tranquillanti prima di ucciderli ma saranno le autopsie e gli esami post mortem disposte dalla magistratura a stabilire con certezza l'eventuale presenza di sostanze nel sangue.

Il giorno prima della tragedia la famiglia aveva festeggiato il compleanno dell'uomo che aveva compiuto 83 anni. La famiglia si era riunita con i fratelli e tutto sembrava normale ma Carlo Salsi probabilmente già aveva meditato la tragedia. Poche ore dopo, infatti, il camionista in pensione, che con il fratello aveva gestito una ditta di autotrasporti molto nota in città, ha ucciso la moglie e figlio soffocandoli.

Secondo quanto accertato finora, l'uomo avrebbe soffocato i familiari molto probabilmente con un cuscino e nel caso della moglie si ipotizza sia stata anche strangolata. I loro corpi sono stati ritrovati stesi nel letto matrimoniale, uno accanto all'altro e non presentavano ferite evidenti. La moglie aveva solo un livido sul collo. L'uomo invece è stato trovato sulle scale impiccato alla ringhiera delle scale.

Alla base della tragedia familiare si ipotizza ci fosse la malattia di moglie e figlio. La coppia infatti da sempre accudiva il figlio Stefano, affetto da una grave forma di autismo che l'aveva costretto sulla carrozzina. Da diverso tempo però anche la moglie Claudia era stata colpita da una forma di demenza sempre più grave e nell'ultimo periodo la gestione familiare e dei congiunti ricadeva solo sull'uomo. Gli inquirenti ipotizzano anche che l'uomo avesse iniziato ad avere problemi di salute dovuti all'età che lo avrebbero portato a credere di non riuscire più ad occuparsi dei suoi cari.

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