Caso Yara, “Sul suo corpo trovati i capelli e i peli del presunto killer Bossetti”
Marita Comi, la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, avrebbe confessato agli inquirenti di essere andata, insieme a suo marito, nel campo di Chignolo d’Isola dove fu trovato il corpo di Yara Gambirasio. La donna, stando a quanto viene riportato dal quotidiano La Repubblica, lo avrebbe rivelato agli inquirenti nel suo secondo interrogatorio dopo il fermo di suo marito, presunto assassino di Yara. “Inizialmente non trovammo la strada”, avrebbe detto la moglie di Bossetti rispondendo alle domande degli inquirenti. “È capitato in una circostanza, parecchio tempo dopo il ritrovamento di Yara. Transitando per andare a Capriate San Gervasio volevamo vedere il luogo” – così la signora Bossetti -. Inizialmente non trovammo la strada, ma alla fine ci siamo arrivati. Che io sappia, mio marito non c’è mai andato”, così avrebbe ancora detto agli inquirenti che hanno messo a verbale le sue dichiarazioni fatte durante l’interrogatorio.
L’incontro in carcere tra Massimo Giuseppe Bossetti e la moglie
Ieri, dopo dieci giorni dal fermo, il presunto assassino di Yara Gambirasio ha potuto incontrare in carcere la moglie Marita Comi. Il colloquio tra i due è durato un’ora e mezza. La donna, che in questi giorni ha difeso suo marito dalle accuse, è stata fatta entrare in carcere con dei particolari accorgimenti per evitare che la vedessero le numerose troupe televisive presenti. Il presunto assassino di Yara Gambirasio avrebbe come prima cosa chiesto notizie dei suoi tre figli. E avrebbe ripetuto a sua moglie di non essere responsabile della morte di Yara: “Dì ai bambini che il loro papà tornerà presto a casa”, avrebbe ancora detto alla donna. “Era confortato per aver visto la madre dei suoi figli”, ha spiegato l'avvocato Claudio Salvagni che con la collega Silvia Gazzetti lo ha visto poco dopo per studiare la linea difensiva in vista anche di un ricorso per il quale i termini scadono lunedì prossimo. Gli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti hanno ribadito di avere elementi che possono dimostrare l’estraneità del loro assistito all’omicidio di Yara Gambirasio.
"Capelli e peli di Bossetti sul corpo di Yara"
"C'è coincidenza univoca di Dna tra le tracce repertate sui vestiti di Yara Gambirasio e i peli e i capelli trovati sopra e intorno al suo corpo". Lo dice il professor Fabio Buzzi, responsabile dell`Unità operativa di Medicina legale e Scienze Forensi dell`Università di Pavia, in un’intervista che andrà in onda questa sera a Segreti e delitti su Canale 5. Si tratta di indiscrezioni che, se confermate, finirebbero per aggravare ulteriormente la posizione dell'uomo fermato per l'omicidio della ragazzina di Brembate.