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Modena, resta in carcere Lorenzo Carbone: ha confessato l’omicidio della madre malata in tv

Gli avvocati del figlio 50enne della vittima, che ha confessato in diretta tv di averla uccisa a Spezzano di Fiorano, nel Modenese, parlano di “profonde fragilità”: in cella Carbone sarà monitorato soprattutto per il suo stato psichico.
A cura di Biagio Chiariello
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Lorenzo Carbone resta in carcere. Il gip Carolina Clò non ha convalidato il fermo del 50enne che avrebbe ucciso la madre ottantenne Loretta Levrini a Spezzano di Fiorano, nel Modenese, non ravvisando il pericolo di fuga o di inquinamento probatorio, ma ha comunque disposto il carcere.

La misura cautelare è stata decisa sulla base della gravità del fatto, confessato da Carbone direttamente ai giornalisti assiepati davanti a casa sua, dove l'uomo era appena tornato dopo una fuga durata una notte. Il giudice per le indagini preliminari ha ravvisato anche il sussistente rischio di reiterazione del reato.

Il 50enne resta dunque in cella, dove sarà vigilato per monitorare il suo stato psichico. Domani sarà affidato l’incarico ai periti per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo dell’anziana. Per adesso non ha risposto alle domande dei pm.

Carbone ha confessato di aver soffocato l'anziana madre, affetta da demenza senile e altre patologie, con la quale viveva, probabilmente perché convinto di non essere più in grado di gestirla, oltre che per la volontà di cercare per la pensionata una struttura appropriata. Decisione non condivisa, pare, dalla famiglia.

“È ancora molto provato dall’accaduto", hanno affermato ieri gli avvocati dell’uomo, Giuseppe Rizzo e Giuliana Salinitro. "Stiamo cercando di ricostruire passo per passo quelli che sono stati gli accadimenti. È davvero provato e nei momenti di lucidità stiamo cercando di ricostruire quanto accaduto. Ha preferito non parlare davanti ai carabinieri, una volta portato in caserma: era sotto choc".

Carbone è stato definito "una persona vulnerabile, che va trattata con tutte le accortezze del caso. Non riteniamo sia fuggito, tant’è che è rientrato a casa. Sicuramente ci sono accertamenti in corso, sia da parte nostra sia da parte di chi conduce le indagini, per avere un quadro clinico il più preciso possibile viste le fragilità dimostrate”, hanno ribadito i legali.

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