Modena, detenuto di 27 anni morto in carcere: indagati per omicidio colposo medici e psicologo
![Mohamed Doubali, 27 anni](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2025/02/Mohamed-Doubali-1200x675.jpg)
Un’ombra inquietante si allunga sul carcere Sant'Anna di Modena dopo il quarto decesso di un detenuto in poco più di un mese. Mohamed Doubali, 27 anni, è stato trovato senza vita nella sua cella lo scorso 3 febbraio e, stando a quanto emerso, la causa del suo decesso sarebbe un’assunzione eccessiva di farmaci. La Procura della città emiliana ha però deciso di vederci chiaro ed ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati tre sanitari del penitenziario, tra cui uno psicologo. Doubali, detenuto per reati di lesioni e rapina, soffriva di problemi psichiatrici ed era in cura. L’obiettivo delle indagini, come spiega il Resto del Carlino, sarà chiarire le circostanze della sua morte, determinare le sostanze assunte e stabilire se si sia trattato di un gesto volontario o di un incidente.
Lunedì scorso è stato conferito l’incarico per l’autopsia, alla presenza anche dei periti di parte e dell’avvocato Tea Federico, che rappresenta la famiglia del giovane. "I familiari chiedono giustizia: non si può morire così, in carcere, a 27 anni", ha dichiarato il legale, sottolineando l’attesa per i risultati dell’esame autoptico, che arriveranno entro 30 giorni.
Dopo la morte di Doubali sono state eseguite perquisizioni straordinarie nelle celle, anche in orario notturno. Il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, ha confermato i controlli e il sequestro di farmaci, nonostante non vi siano ancora conferme ufficiali sulle quantità rinvenute.
Il decesso del 27enne si aggiunge a una serie di morti sospette nel penitenziario modenese. Tra il 31 dicembre e l’8 gennaio, tre detenuti sono stati trovati senza vita dopo aver inalato gas dai fornellini da cucina. Tra loro anche Andrea Paltrinieri, l’ingegnere 50enne condannato per l’omicidio della moglie Anna Sviridenko. Anche su questo caso la Procura ha aperto un fascicolo, ipotizzando l’istigazione al suicidio.
L’inchiesta in corso punta a far luce sulle responsabilità e sulle condizioni di detenzione nel carcere di Modena, dove il ripetersi di morti in poche settimane solleva interrogativi sulla sicurezza e la gestione della salute mentale dei detenuti.