Modena, giovane carabiniera umiliata in caserma. La denuncia: “Superiore le ha scritto sulla fronte”
Come se stesse firmando un documento, avrebbe scritto con la penna sulla fronte di una sottoposta, davanti agli altri colleghi presenti in caserma durante un cambio turno, “Visto, il Capitano”. A denunciare il presunto atto di bullismo in caserma, ai danni di una giovane carabiniera appena uscita dalla Scuola Allievi, è il sindacato Nsc. I fatti sarebbero avvenuti a Pavullo Nel Frignano, in provincia di Modena.
Gli accertamenti erano scattati a seguito della segnalazione di giovanissimo carabiniere, in servizio nella stessa caserma. Da lì la decisione immediata del Comando provinciale di avvertire la procura militare e ordinaria in merito al presunto episodio di bullismo (o forse nonnismo).
Ed ora il capitano in questione sarebbe stato “sospeso”, senza pistola e tesserino, il capitano dei carabinieri. Per due settimane, in vista dei dovuti accertamenti, è stato esonerato dalle proprie funzioni. "L’ufficiale sotto indagine, dal giorno dopo l’evento, non risulta in servizio" fa notare il sindacato Usmia, ma non c’è stata nessuna sospensione.
Potrebbe essere ravvisato il reato di violenza privata, vista la condizione di subalternità della ragazza, carabiniera in ferma volontaria. Il legale del comandante, l’avvocato Luca Camaggi, ha poi specificato come il suo assistito respinge ogni eventuale sospetto di un suo possibile comportamento maschilista.
Per il segretario generale dell’Emilia Romagna del sindacato Nsc, Giovanni Morgese, si tratterebbe di un gesto intollerabile: “Non si può giustificare una cosa del genere, vista la sproporzione dei ruoli”, ha dichiarato.
Per quanto riguarda la carabiniera coinvolta, "è forte e determinata – sottolinea Usmia –, quindi siamo sicuri che, assistita in ogni fase dai nostri professionisti affronterà questa situazione con la forza e la dignità che caratterizza l’agire di ogni carabiniere".