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Modena, estubato il bimbo gettato dalla finestra dalla baby sitter ma la prognosi resta riservata

Respira da solo il bambino di 13 mesi gettato dalla finestra dalla babysitter nel Modenese, anche se la prognosi resta riservata. In settimana sarà disposta la perizia psichiatrica per la 32enne che ha confessato l’insano gesto.
A cura di Chiara Ammendola
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I medici sono cauti ma l'ottimismo in queste ore ha bussato alla porta dei genitori del bambino di 13 mesi gettato dalla finestra dalla babysitter a Modena. Il piccolo è stato estubato grazie a un miglioramento delle sue condizioni registrato nelle scorse ore ma la prognosi dall'ospedale Maggiore di Bologna resta riservata, ciò vuol dire che non è ancora fuori pericolo.

Un volo di diversi metri quello che ha fatto il piccolo martedì mattina quando Monica Santi, la donna alla quale era affidato, lo ha lasciato cadere dalla finestra del secondo piano dell'appartamento di via Arginetto 207 a Soliera. A soccorrerlo per prima è stata la colf che scesa al secondo piano ha udito la babysitter 32enne ripetere più volte: "Adesso il bambino è libero". Una frase che ha trovato una spiegazione alla vista del corpo esanime del bambino nel cortile. Con sangue freddo e tanta responsabilità ha afferrato il piccolo e lo ha girato su un fianco per farlo vomitare permettendogli così di liberare il respiro.

Pochi minuti prima dell'arrivo dei soccorritori del 118 che in eliambulanza hanno portato il bambino a Bologna dove si trova tutt'ora ricoverato. Famiglia, vicini di casa, conoscenti, tutti sperano di ricevere la notizia che il piccolo paesino di Soliera sta aspettando da cinque giorno: che il bambino si riprenda.

Intanto gli inquirenti stanno portando avanti le indagini per ricostruire con esattezza l'accaduto: in settimana sarà disposta la perizia psichiatrica alla babysitter che dal carcere dove si trova ha fornito delle dichiarazioni spontanee agli inquirenti. Ha raccontato di aver agito mentre era in catalessi aggiungendo di aver vissuto un periodo difficile soprattutto a causa di una precedente esperienza lavorativa che le avrebbe lasciato pesanti strascichi e provocato un profondo malessere.

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