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Miur, dal concorso per assumere i bidelli sono esclusi gli extracomunitari

E’ uscito un bando per reclutare personale ausiliario nelle scuole italiane. Ma il ministero dell’Istruzione esclude che possano parteciparvi gli extracomunitari, contrariamente a quanto dispone una legge comunitaria.
A cura di B. C.
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 Il ministero dell’Istruzione non vuole bidelli extracomunitari nelle scuole italiane. Almeno secondo quanto scrive Repubblica che cita un punto chiaro del nuovo bando di reclutamento del Miur: bisogna essere cittadini italiani o dell'Unione Europea per lavorare come inservienti o custodi negli istituti nostrani. Una disposizione che però andrebbe contro la "legge europea 2013" dica il contrario. Come fanno notare gli avvocati dell'Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione) le nuove norme "hanno esteso l'accesso alla funzione pubblica anche alle categorie di cittadini di Stati terzi non membri dell'Unione europea protetti dal diritto dell'Unione europea, ovvero i familiari di cittadini di Stati membri Ue, i lungo soggiornanti di cui alla direttiva 109/2003 e i rifugiati e titolari di protezione sussidiaria". Il ministero – spiega l’associazione – ha pubblicato il bando per il reclutamento nel triennio 2014-2017 della terza fascia d’istituto del personale Ata (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo).

L’Asgi ritiene che al Miur sia incorso in “un evidente errore materiale nell’aver previsto l’esclusione delle sopramenzionate categorie di cittadini stranieri di Paesi terzi dalla possibilità di partecipazione al bando”. Con una lettera inviata al ministero lo scorso 15 settembre, l'Asgi chiede che "venga posto urgente rimedio a detto errore, modificando i requisiti richiesti ai fini dell'ammissione alle graduatorie, con l'eliminazione della clausola di cittadinanza italiana o Ue, posticipando la data ultima di presentazione della domanda (ora prevista per l'8 ottobre 2014) al fine di consentire la diffusione della notizia e l'effettiva possibilità di partecipazione dei cittadini stranieri a parità di condizione con quelli italiani e di altri Stati membri Ue".

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