Mistero a L’Aquila, 30enne trovata morta in casa: “Era in una pozza di sangue”
Giallo ad Arischia, a pochi chilometri dall'Aquila, dove nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 22 agosto, il corpo di una ragazza di 30 anni è stato trovato senza vita all'interno di un appartamento nel complesso di alloggi popolari evacuato qualche mese fa per un principio di incendio e che era da allora inagibile. Stando alle prime indiscrezioni, la giovane, classe 1987, di cui non è ancora stata rivelata l'identità, sarebbe stata scoperta riversa in una pozza di sangue. A dare l'allarme è stato il fratello della vittima, ma quando i sanitari del 118 sono giunti sul luogo della tragedia era già troppo tardi e non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso.
Sul posto anche i carabinieri e la Polizia. L’accesso al condominio è stato interdetto, mentre gli inquirenti sono al lavoro per cercare di ricostruire quanto avvenuto. Al momento, non è esclusa nessuna pista: una delle ipotesi più accreditate è che la vittima possa essere stata uccisa. Sul cadavere è stata infatti rinvenuta una ferita da arma da taglio all'altezza del ventre. Ma non è l'unica tesi seguita. Secondo una prima sommaria ricostruzione, la 30enne avrebbe provato ad entrare nell'appartamento, ma la chiave si sarebbe spezzata nella serratura, così avrebbe deciso di tentare da una finestra, rompendo il vetro. Sulle braccia sarebbero stati trovati altri tagli forse compatibili con il colpo sferrato alla finestra. Per saperne di più, bisognerà aspettare i risultati dell'autopsia in programma nei prossimi giorni.