“Mio marito mi ha picchiato”, l’audio di Vincenza Angrisano pochi giorni prima di essere uccisa
Cinque giorni prima di essere uccisa dal marito nella propria abitazione di Andria, Vincenza Angrisano era andata al pronto soccorso per le percosse del marito. Era stata la stessa donna a raccontarlo ad un’amica confidandole quanto stava subendo dopo la rottura col compagno. “Ho avuto una settimana molto particolare. Sono andata in ospedale perché mio marito mi ha alzato le mani" aveva detto la 42enne in un messaggio audio su WhatsApp all’amica. "Vado in giro per strada per stare il più lontano da casa mia" dice la donna nel messaggio audio.
L’aggressione sarebbe avvenuta il 23 novembre, cinque giorni prima che la donna fosse accoltellata e uccisa dal marito, il 51enne Luigi Leonetti, reo confesso dell’omicidio che si è consumato nella serata del 28 novembre scorso. Un evento che probabilmente l’aveva segnata. Pochi giorni dopo, infatti, Vincenza, per tutti Enza, aveva postato sui social anche un monologo di Paola Cortellesi sul sessismo e contro la violenza sulle donne.
Secondo quanto ricostruito finora, i rapporti tra i due coniugi si erano definitivamente interrotti circa un mese fa dopo 14 anni di matrimonio. Lei aveva detto di voler lasciare il marito e di cambiare casa e da circa un mese vivevano di fatto come separati in casa. Da allora pare le liti fossero diventate sempre più frequenti fino a quella aggressione che l’aveva costretta a ricorre alle cure del pronto soccorso.
Nonostante le liti, diventate frequenti, e l’aggressione violenta, non risultano però denunce formali alle forze di polizia. Secondo amici e parenti della donna, lui era diventato sempre più geloso di lei che era economicamente indipendente e si era creata un suo percorso come consulente per prodotti di bellezza, arrivando a diventare capogruppo di un team. “Lei voleva cambiare casa. Lui la trattava male" ha raccontato un’amica.
La sera dell’omicidio Vincenza Angrisano doveva uscire ma questo potrebbe aver creato l’ennesima lite in casa, sfociata poi nell’assassino. Dopo averla colpita a morte in cucina con diverse coltellate all’addome e al torace, Luigi Leonetti ha chiamato i soccorsi confessando il delitto. “Venite, l’ho accoltellata” ha detto al telefono aspettando l’arrivo dei carabinieri che poi lo hanno arrestato.
In casa vi erano i due figlioletti della coppia al momento dei fatti ma, secondo l’uomo, i due piccoli non avrebbero assistito all’omicidio della loro madre per mano del padre. I piccoli ora sono stati affidati alla zia, sorella di Vincenza.