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“Mio figlio è caduto dallo scivolo”, ma per gli inquirenti è stato ucciso dalla mamma: arrestata

Svolta nelle indagini sulla morte di un bambino di 2 anni e mezzo a Livorno: il piccolo non sarebbe caduto dallo scivolo, come inizialmente dichiarato dalla madre, ma sarebbe stato ucciso. Arrestata la donna con l’accusa di omicidio premeditato.
A cura di Ida Artiaco
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Svolta nelle indagini sulla morte del bimbo di due anni e mezzo, verificatasi nella notte tra il 16 e il 17 agosto scorso a Livorno. Il piccolo non sarebbe morto a causa di un incidente, cadendo dallo scivolo, come aveva dichiarato la madre, ma sarebbe stato ucciso.

Per il delitto oggi è infatti finita in carcere la mamma con l'accusa di omicidio premeditato. Le indagini svolte dalla squadra mobile livornese, coordinata e diretta dalla locale procura della Repubblica, hanno infatti portato alla misura cautelare della custodia in carcere per la madre, una 38enne originaria del Centro America.

Come fa sapere la questura di Livorno, la "versione dei fatti fornita dalla donna – per cui il bambino si sarebbe sentito male nella notte, dopo che nel pomeriggio precedente era caduto due volte da uno scivolo in un parco giochi di Tirrenia – è stata giudicata priva di alcuna base logica e contrastante con i dati emersi dalle indagini". Era stata la 38enne ad allertare il 118 alle 5 del mattino del 17 agosto parlando di un malore. Ma il piccolo è deceduto ancora prima di arrivare in ospedale.

Gli esami medico legali hanno evidenziato gravissime lesioni riportate dal bimbo, che gli avrebbero impedito di muoversi autonomamente. Inoltre la polizia ha ricostruito numerosi spostamenti fatti dalla donna, col piccolo al seguito: il bimbo, seguendo la madre, sarebbe entrato, nel pomeriggio del 16 agosto, in un condominio in zona Borgo Cappuccini, uscendone, in braccio alla donna, dopo oltre 11 ore, probabilmente già morto.

L'ipotesi degli investigatori, è che il decesso, avvenuto in seguito a politraumatismi riportati in varie aree del corpo, sia attribuibile a un'azione volontaria. Ulteriori elementi potranno emergere dagli esiti degli accertamenti di polizia scientifica sui reperti, di presumibile natura biologica, sequestrati dagli investigatori all'interno del condominio.

La donna e il figlio si trovavano in vacanza senza il padre del bambino, suo affidatario esclusivo, a cui avrebbe dovuto riportarlo proprio il giorno in cui si è verificato il decesso. Dopo essere stata arrestata è stata condotta nel carcere "don Bosco" di Pisa, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni si terrà l'interrogatorio di garanzia.

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