“Mio figlio di 18 anni lotta contro un sarcoma: donate il sangue, spesso è difficile trovarlo”
Maura ha quarantasei anni e cinque figli, abita in provincia di Oristano in Sardegna ed è una donatrice di sangue. Racconta a Fanpage.it la sua esperienza in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, per sensibilizzare le persone sul tema e fare un appello a donare. Maura ha inziato a donare spiega, perché sua madre più venticinque anni fa si è sottoposta ad un'operazione e ha bisogno di sangue.
"Allora serviva trovare persone con gruppo sanguigno compatibile pronte a donare, altrimenti non l'avrebbero proprio operata". A partire da quell'esperienza famigliare a diciotto anni è diventata donatrice: "Ho pensato che il sangue non debba mancare a nessuno". Uno dei suoi figli, Stefano, diociotto anni, da settembre scorso lotta contro un sarcoma e oltre che alle cure deve sottoporsi a trasfusioni periodiche. Supportati dalla Asgop, Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica, federata Fiagop, si spostano dalla provincia di Oristano raggiungono Cagliari, dove c'è l'ospedale in cui il ragazzo si trova in cura.
"Lunghe attese anche per i bambini malati di tumore"
"Non è facile trovare sangue disponibile nell'ospedale al quale facciamo riferimento. Molte volte non c'è oppure rimandano la donazione all'indomani, c'è tanta carenza. A volte arriviamo la mattina presto e non sappiamo quando ce ne andiamo – spiega Maura – Il tragitto per raggiungere l'ospedale da casa è di un'ora di viaggio. Una volta ci hanno detto o aspettate o tornate domani. Quando la situazione è questa preferiamo tornare il giorno dopo, anche perché si rischia di aspettare anche le 20 e di passare l'intera giornata in ospedale. Un'attesa così lunga per le pazienti che hanno un tumore e già soffrono sono veramente stancanti. Oltre alla gente adulta ci sono poi in cura diversi bambini con tumori, che hanno bisogno di sangue e per loro aspettare è ancora più difficile".
L'appello a donare soprattutto d'estate
La carenza di sangue, spiega Maura, è un ulteriore disagio per le persone malate e che soffrono. "L'appello è quello di donare e di coinvolgere gli altri intorno a noi a farlo come atto d'amore verso il prossimo, specialmente in vista dell'estate, in cui le persone vanno in vacanza e aumenta il fabbisogno di sangue. E serve sensibilizzare anche nelle scuole alla donazione, molto di più di quanto si fa ora".
Fidas: "Ecco come donare"
"La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è particolarmente importante perché riconosce l’alto valore sociale del gesto che quotidianamente milioni di persone compiono ogni giorno nel mondo a beneficio di quanti necessitano di cure trasfusionali e di farmaci emoderivati." spiega Giovanni Musso, presidente di Fidas Nazionale, la Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, che rappresenta oltre 80 associazioni di donatori su tutto il territorio italiano, da più di sessant'anni al fianco del Sistema Sanitario Nazionale per promuovere il dono volontario, anonimo e gratuito del sangue e degli emocomponenti. Ha un sodalizio con Fiagop, per la tutela dei pazienti.
"Ogni due secondi nel mondo una persona ha bisogno di terapie trasfusionali a base di emocomponenti e sono circa 1800 nel nostro Paese le persone che ogni giorno le richiedono. Tutte le persone in buono stato di salute, compiuti i 18 anni, possono partecipare. Per prenotare un primo appuntamento basta rivolgersi alle associazioni Federate Fidas e chiedere di prenotare la prima donazione, oppure contattando Giovani Fidas, su Instagram @giovanifidas”.
Tra le iniziative in programma questa estate ci sono ‘Metti in Moto il Dono', per gli appassionati delle due ruote, con motoraduni; ‘Nuove Radici' è rivolta agli under 30: ogni nuovo donatore riceverà un albero in regalo che sarà piantato in un progetto agroforestale in un paese in via di sviluppo; per i più giovani si svolge ogni anno il concorso ‘A scuola di Dono', che introduce il mondo della donazione di sangue e plasma tra le classi delle scuole medie, elementari e superiori.
Fiagop: "Sangue come dono nelle terapie oncologiche"
Fiagop è la Federazione Italiana delle Associazioni di Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica. Rappresenta sul territorio nazionale 32 organizzazioni locali in quasi tutte le regioni. La sua missione è quella di garantire ai bambini e ragazzi malati di tumore o leucemia il diritto alla salute e alla buona qualità di vita e alle loro famiglie il sostegno necessario. Tra le iniziative Fiagop c'è ‘Ti voglio una sacca di bene': il sangue come dono prezioso nei momenti più difficili delle terapie oncologiche. L’iniziativa si svolge presso i principali centri trasfusionali del Paese.