Minore abbandonato in Autogrill, il sindaco di Cessalto: “Lasciato per sfamare la famiglia”
È stato abbandonato ormai un mese fa in una piazzola di sosta nei pressi dell'Autogrill sulla A4 in direzione Trieste. Il protagonista di questa storia ha solo 16 anni, arriva dall'Albania e non parla italiano. Secondo quanto reso noto, ha subito manifestato l'intenzione di andare a lavorare per mandare soldi a casa. Quando le autorità gli chiedono informazioni sui familiari, però, non risponde.
"Spesso in realtà racconta storie che sembrano assurde – ha spiegato a Fanpage.it Emanuele Crosato, sindaco di Cessalto, il piccolo comune in provincia di Treviso che si occuperà del ragazzino fino alla maggiore età -. I suoi racconti sono molto violenti e ci auguriamo che non corrispondano a realtà. Lui comunque sta bene per fortuna. Siamo addolorati per quanto successo e come centro urbano siamo anche messi a dura prova dai costi economici per provvedere al ragazzino. L'abbandono purtroppo è frequente: noi sindaci dei comuni attraversati dalla A4 dobbiamo confrontarci spesso sul tema".
Come sta l'adolescente?
Bene, anche se si sente smarrito. Dopo l'abbandono nel territorio di nostra competenza è stato affidato a una struttura per minori nel Veneziano e siamo molto contenti per questo. Il comune di Cessalto si occuperà di lui fino alla maggiore età, anche se ha più volte espresso il desiderio di lavorare per mandare soldi a casa. Gli abbiamo spiegato che non funziona così e che dovrà studiare come tutti i suoi coetanei. Questo è un diritto che qualunque adolescente dovrebbe avere.
I genitori non sono più stati rintracciati?
Le forze dell'ordine stanno indagando, ma in qualità di sindaco non ho informazioni a riguardo. Gli agenti sono intervenuti subito dopo la segnalazione e stanno cercando di ricostruire la storia di questo ragazzino. L'idea che ci siamo fatti è che sia stato lasciato qui in Italia da genitori che non avevano le possibilità economiche per crescerlo. Probabilmente l'adolescente non era all'oscuro di questo piano ed è stato lasciato qui per provvedere alla sua famiglia.
Si sono verificati casi simili sulla A4?
Si verificano continuamente, purtroppo. Se è come crediamo, in questo caso forse non è corretto parlare di tratta di esseri umani. Probabilmente delle verifiche alla frontiera possono farci capire se il ragazzino viaggiava dichiaratamente con i genitori o se sia arrivato nascosto in un container. Per il momento non abbiamo molti elementi. Come Comune ci stiamo concentrando sui costi economici e stiamo provvedendo al suo sostentamento con circa 150 euro al giorno. Presto però dovremo chiedere aiuto alla Regione e allo Stato.
Prima parlava di tratta, esiste un vero e proprio sistema quindi?
Pensiamo che sia così, certo. Il Comune di Cessalto non ha mai dovuto gestire un caso simile, ma sono tanti gli adolescenti che arrivano nascosti in container e che vengono lasciati nei parcheggi degli Autogrill. Tra sindaci siamo abituati a confrontarci sul tema. Alcune volte i migranti riescono a raggiungere l'Italia salendo sui camion all'insaputa degli autisti che li portano fino a qui. Le autorità hanno riscontrato che quelli maggiormente interessati dal fenomeno sono proprio gli adolescenti.