Prof vince il bando ma è anche presidente della commissione: annullato il concorso
Il bando annuale per l’insegnamento di Antropologia culturale presso l’Isia di Faenza è stato sospeso. A prendere la decisione il ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, che è intervenuta direttamente sul caso anomalo del bando dove la vincitrice risultava essere contemporaneamente anche la presidente della commissione esaminatrice, la professoressa Mariella Padorni.
A diffondere la notizia della “particolare” vicenda, verificatasi presso l’Istituto superiore per le industrie artistiche di Faenza, era stata la seconda classificata al concorso, la professoressa Alessandra Castellani. L’Isia di Faenza è uno dei 6 istituti pubblici italiani dove l’insegnamento riguarda il disegno industriale. Lo studente può frequentare percorsi quadriennali, che equivalgono a diploma di primo livello (o triennale) e diploma di secondo livello (o biennale), in analogia con l'università.
Secondo l’intervista rilasciata a La Stampa dalla docente Castellani, era il 20 settembre quando lei stessa apprendeva dal sito internet dell’Istituto di non aver ottenuto la cattedra. Il suo stupore non era stato però di certo quel secondo posto quando piuttosto il nome in cima alla classifica: Mariella Paderni, direttrice dell’Isia e presidente della commissione, autoproclamava se stessa come vincitrice della graduatoria.
Praticamente non solo una presidente di commissione era allo stesso tempo una dei candidati del bando, ma veniva nominata anche come assegnataria del posto. La professoressa Castellani nel suo racconto dice di aver cercato una spiegazione rivolgendo le sue perplessità direttamente all’Istituto e sollevando poi anche la polemica al ministero della pubblica istruzione.
La giustificazione dell’Istituto era stata che molto probabilmente la vincitrice, essendo stata nominata tale, “si sarebbe ora autosospesa dal suo ruolo nominando altri commissari”. Dal ministero invece l’ipotesi che “la situazione, di sicuro un caso particolare, sarebbe stata valutata insieme alla presidente dell’Isia di Faenza, ossia il superiore diretto della professoressa Paderni, autoproclamatasi vincitrice”.
A seguito del racconto era stato chiesto un intervento della ministra Fedeli; intervento ufficializzato poi con la diffusione di una nota da parte del Miur. Nella nota si specifica che sulla vicenda, essendo stata per l’appunto già segnalata al ministero, si “stavano prendendo provvedimenti”.
"Sul caso specifico – spiega la ministra Valeria Fedeli – siamo intervenuti tempestivamente. Il Miur, attraverso il direttore generale Daniele Livon, non appena è venuto a conoscenza dell’accaduto, a seguito di una segnalazione da parte della prof.ssa Alessandra Castellani (seconda in graduatoria), lo scorso 10 ottobre ha scritto alla presidente dell’ISIA di Faenza, la professoressa Cassese, per acquisire la documentazione che ha portato alla graduatoria e chiedere tutti i chiarimenti necessari".
Dalle prime verifiche, “in attesa di tutta la documentazione, appare comunque evidente – spiega Fedeli – l’irregolarità di una procedura e di un atto con palesi conflitti di interesse. L’intervento minimo non potrà quindi che essere quello dell’annullamento della graduatoria. A seguito di ulteriori approfondimenti sarà poi possibile un intervento di natura disciplinare”.
E così il ministero della Pubblica Istruzione ha annullato il bando per l’assegnazione del contratto di collaborazione coordinata e continuativa del valore di 4880 euro lordi e allo stesso tempo non esclude eventuali provvedimenti disciplinari.
La nota si conclude poi con la ministra che sottolinea la necessità di trasparenza nei concorsi e bando: “Non vogliamo nessuna ombra. Le nostre, ISIA di Faenza compreso, sono istituzioni educative e di alta formazione. Non possiamo permettere che permanga il minimo dubbio sulle modalità con cui si accede ai contratti e, dunque, all’insegnamento. Proprio per questo il Ministero si è subito mosso e sta già prendendo i dovuti provvedimenti”.
Sul sito dell’Istituto è comunque pubblicata una nota dove si stabilisce “l’annullamento in autotutela dell’elenco definitivo idonei per la materia di Antropologia culturale”.