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Mini sommergibile per il trasporto droga: organizzazione forniva le maggiori piazze di spaccio italiane

Il gruppo criminale transnazionale smantellato dai carabinieri riusciva a trasportare verso l’Italia ingenti quantitativi di droga arrivando ad approvvigionare le maggiori piazze di spaccio italiane. Gli indagati avevano progettato e collaudato anche un piccolo sommergibile per il trasporto delle sostanze stupefacenti.
A cura di Antonio Palma
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Attraverso “operai della droga” che venivano assoldati appositamente, un gruppo criminale transnazionale italo-albanese riusciva a trasportare verso l’Italia ingenti quantitativi di droga arrivando ad approvvigionare le maggiori piazze di spaccio italiane. E quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Torino che nelle scorse ore hanno seguito nove ordinanze di custodia cautelare, 6 in carcere e 3 ai domiciliari, a carico dei membri dell’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

Gli arresti, disposti dal Gip di Torino su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo piemontese, sono stati effettuati sia in Italia, nelle provincie di Torino e Frosinone, sia in Albania. Qui gli arresti sono stati effettuati in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Ufficio dell’Esperto per la sicurezza a Tirana e l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Polizia albanese.

L’inchiesta, avviata fin dal novembre 2021, è nata come costola di un’altra indagine su gestori di autolavaggi che gestivano illecitamente alcune piantagioni di marijuana nel Torinese. Dagli accertamenti dei carabinieri, è emersa che dietro vi era una vera e propria organizzazione transnazionale con base logistica nella provincia di Torino, ma con operazioni tra Ecuador, Belgio, Francia, Spagna e Italia.

Secondo le indagini dei Carabinieri, l’organizzazione sarebbe stata guidata da due fratelli di origine albanese che, grazie alle consistenti disponibilità economiche, avrebbero reclutato operai della droga su entrambe le sponde dell’Adriatico per il trasporto e la vendita della droga. Durante l’inchiesta intercettati e sequestrati diversi carichi di droga, tra cocaina, hashish e marijuana. La cocaina con ogni probabilità arrivava in Italia dal sud America, passando per l’Olanda mentre il resto transitava dalla Spagna e dalla Francia, utilizzando autovetture dotate di doppifondi artigianali.

Durante le indagini, i carabinieri hanno scoperto che gli indagati avevano progettato e collaudato anche un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, probabilmente destinato al trasporto della droga. Il mezzo, di fatto realizzato, però non era ancora stato reso operativo.

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