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Minaccia per 44 ore di suicidarsi in bilico sul balcone, ragazzo tratto in salvo: “Basta, sono stanco”

Dopo 44 ore di trattative il ragazzo che minacciava di buttarsi dal balcone della sua abitazione, al quinto piano di un palazzo del centro di Pescara, è stato tratto in salvo dalle forze dell’ordine ed è stato affidato alle cure del 118. Il 23enne era rimasto in piedi, senza mangiare né bere, dalle 14.30 di mercoledì 28 febbraio. Ancora non si conoscono i motivi del gesto.
A cura di Eleonora Panseri
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Foto di Giampiero Lattanzio - Rete8
Foto di Giampiero Lattanzio – Rete8

Si è conclusa positivamente la vicenda del ragazzo che minacciava di buttarsi dal balcone della sua abitazione, al quinto piano di un palazzo del centro di Pescara. Dopo 44 ore dall'inizio delle trattative il 23enne è stato tratto in salvo dalle forze dell'ordine ed è stato subito affidato alle cure del 118.

Da quanto si apprende, prima di essere prelevato era sceso dal balcone ed era entrato in casa. Poi, come riportato dal quotidiano Il Centro, aprendo la porta alla mediatrice e agli altri agenti che lo hanno bloccato, avrebbe detto: "Basta, sono stanco". Il giovane è stato fatto uscire dal condominio avvolto in una coperta azzurra. Con lui è stato preso anche il cane del ragazzo, un pitbull, che per tutti questi giorni era rimasto con lui sul balcone.

Il personale del 118 gli ha quindi prestato le prime cure sul posto all'interno dell'ambulanza prima del successivo trasferimento in ospedale. Le motivazioni del gesto sarebbero legate ad un momento di profondo disagio vissuto dal 23enne. Il giovane era rimasto in piedi sul parapetto largo circa 20 centimetri, senza mangiare né bere, anche sotto la pioggia, dalle 14.30 di mercoledì scorso, 28 febbraio. Il condominio si trova su via Latina e via Rieti ed ospita al piano terra locali commerciali.

Sul posto era immediatamente intervenuta la squadra di negoziatori della polizia di stato, Squadra Volante, Squadra Mobile, oltre ad una squadra di negoziatori arrivata da Roma, personale della Asl, Vigili del Fuoco, con diversi mezzi e numerosi uomini, Polizia locale e 118. Nei giorni scorsi era stato predisposto anche un gonfiabile sotto al balcone su cui si trovava il ragazzo e sul posto era presente anche un’autoscala, pronta a intervenire per scongiurare la tragedia.

Nei giorni scorsi c'erano stati alcuni disagi per gli abitanti della zona, molto centrale e dove si trovano diversi uffici. Un tratto di via Rieti era stato chiuso al traffico e molti residenti non erano riusciti a riprendere le macchine parcheggiate nell'area transennata restando così bloccati.

"Siamo soddisfatti e felici – ha dichiarato il questore – perché la polizia di Stato e la Questura di Pescara sono riusciti a mettere in sicurezza un giovane che registrava un momento di disagio e aveva bisogno del nostro aiuto. Siamo riusciti a farlo attraverso un'equipe che lavora da tempo in questo settore, aiutati anche dal Dipartimento della Ps che ci ha dato tutta l'attenzione del caso fornandoci personale particolarmente qualificato. Abbiamo dimostrato l'attenzione che la Polizia ha le verso le fasce deboli e verso chi vive momenti di disagio; abbiamo dimostrato la professionalità e l'umanità profonda che contraddistinguono le donne e gli uomini della polizia di Stato", ha concluso il questore.

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