video suggerito
video suggerito

Milite ignoto identificato dopo 71 anni: era un alpino savonese ucciso dai nazisti

Marcello Sciutto, residente a Plodio, in Valbormida, è riuscito a ricostruire il percorso del nonno ucciso dai nazisti fino in Alto Adige. I resti dell'”alpino ignoto” erano nel piccolo cimitero di Griessbruck di Chiusa in provincia di Bolzano.
A cura di B. C.
19 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo 71 anni è riuscito a trovare le ossa di suo nonno, alpino ammazzato durante una rappresaglia dei nazisti a Chiusa d'Isarco, in Alto Adige, nel piccolo cimitero di Griessbruck di Chiusa in provincia di Bolzano. Dov’era finito il nonno, Arturo Visca, classe 1916, e soprattutto dove era sepolto erano le domande che Marcello Sciutto, residente a Plodio (Savona), si poneva da diversi anni. Lui che aveva ascoltato attentamente i racconti della madre e della zia, figlie dell’Alpino arruolato nella Divisione Cuneense, Battaglione di Pieve di Teco, alle quali nell’aprile del ’43, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il padre, già salvatosi dalla Campagna di Russia, promise di ritornare a casa per Natale. Ma Arturo morì sotto le mitragliate naziste nella zona di Griessbruck di Chiusa, in provincia di Bolzano.

Come riporta il Corriere della Valbormida, il nipote Marcello, grazie al sostegno della moglie, ha svolto ricerche minuziose per capire dove potesse essere sepolto il nonno. Dai siti ufficiali, primo fra tutti quello del Ministero della Difesa, si è messo in contatto coi pochi superstiti rimasti, con appassionati di storia e di vicende belliche. Nel frattempo ha visitato numerosi cimiteri durante le loro vacanze, analizzando scrupolosamente monumenti ai Caduti e reperti a disposizione. E in quello di Chiusa d'Isarco , lo scorso anno, hanno trovato una lapide con i nomi di molti caduti e anche la scritta "Alpino ignoto". Ottenuta l’autorizzazione a riesumare i resti del cadavere e, una fatti analizzare, ha avuto la certezza che suo nonno era stato sepolto lì grazie al test del dna. Adesso le spoglie di Arturo Visca riposeranno, racconta ancora il Corriere della Valbormida, nel cimitero di Voze, sopra Noli, sempre nel savonese, dove l'uomo si era trasferito con la famiglia.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views