Milano: troppo vicina a scuole e chiesa, il Comune chiude una sala giochi
L'attività di una sala giochi e scommesse, aperta a gennaio, sospesa per sei mesi dal Comune di Milano perché troppo vicina alle scuole e alla parrocchia del quartiere. Ad annunciarlo il vicesindaco del capoluogo lombardo, Ada Lucia De Cesaris, che ha sottolineato: "Si tratta di un caso particolare che però potrebbe ripetersi". La motivazione ufficiale dell'amministrazione comunale spiega che la chiusura del locale è avvenuta a "tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili che frequentano le aree e gli immobili in prossimità". L’ordinanza comunale sottolinea la necessità di "prevenire il rischio che il gioco d’azzardo crei dipendenza" e di "prevenire ed eliminare i pericoli per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana derivanti dall’alta frequentazione della sala scommesse e dell’area circostante da parte di soggetti socialmente deboli e patologicamente dediti al gioco".
"Abbiamo ritenuto necessario intervenire in quanto strutture come quella di via Cimarosa danneggiano la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, e incidono negativamente sui comportamenti di bambini, giovani e famiglie" ha spiegato il vicesindaco. In effetti il Comune si è rifatto ad un regolamento ancora in via di approvazione in consiglio che prevede il divieto di sale da gioco e slot machine a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, e in generale luoghi di aggregazione. "Milano dichiara guerra al gioco d’azzardo per tutelare la salute dei cittadini e, in particolare, dei soggetti più vulnerabili” ha sottolineato l'assessore alla Politiche sociale, Pierfrancesco Majorino.