Milano, nuovo caso in Procura: Bruti Liberati rimuove Robledo dal pool anticorruzione
Nuovo capitolo della intricata vicenda all'interno della Procura della Repubblica di Milano. Questa mattina infatti il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha rimosso dal pool anticorruzione il Pm Alfredo Robledo con il quale è in corso un contenzioso che va avanti da mesi ed è finito anche sul tavolo del Consiglio Superiore della Magistratura. Bruti Liberati per il momento si è autoassegnato il ruolo di capo del pool anticorruzione trasferendo Robledo al pool Esecuzione delle pene. La circolare del procuratore di Milano spiega che si tratta di un atto"debitamente motivato", ma probabilmente scatenerà nuove polemiche in Procura tra i due magistrati. A quanto si apprende, a Robledo rinarrano "i procedimenti in corso, quelli di cui è assegnatario o coassegnatario", mentre Bruti Liberati prenderà in carico i nuovi procedimenti su tutte le inchieste di corruzione in via provvisoria, cioè fino a quando il Csm non avrà assegnato uno dei posti di procuratore aggiunto che a Milano sono scoperti da molti mesi.
Ricollocamenti all'interno della Procura di Milano
Nell'ambito di questi ricollocamenti all'interno della Procura di Milano, il procuratore aggiunto Nunzia Gatto che era alle Esecuzioni Penali passa ora a capo del pool Ambiente e salute al posto del collega Nicola Cerrato, del quale è scaduto il termine massimo di permanenza come dirigente. Già nei mesi scorsi Bruti Liberati si era autoassegnato il coordinamento di tutti i fascicoli che riguardano le inchieste su Expo, ma la diatriba tra i due magistrati risale a marzo. Da tempo infatti Robledo accusa il procuratore capo di irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli di importanti inchieste, come i casi Ruby e San Raffaele.