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Panico nella metropolitana tra Piola e Lambrate: gallerie invase dall’acqua

Sarebbero Piola, Lambrate, Gioia, Garibaldi e Sant’Agostino le linee più colpite dai tremendi nubifragi che da giorni si abbattono su Milano. L’azienda di trasporti milanese ha garantito nessun pericolo per i passeggeri, ma sarà presto necessario un piano di ripristino delle linee metropolitane.
A cura di Federica Gullace
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Gran parte delle linee metropolitane allagate: è proprio questo il risultato di giornate intere di pioggia e acquazzoni, che hanno pervaso Milano, per non parlare di tutta la Lombardia. La linea più colpita sarebbe maggiormente la verde, nel tratto compreso tra Piola e Lambrate, dove i treni sono costretti a viaggiare ad una velocità di crociera di 35 km/h. Ma non solo: si parla anche di Sant’Agostino, Gioia, Garibaldi, e nelle ultime ore è scattata l’emergenza anche per il passante di Rho, completamente sott’acqua.
A Sant’Agostino l’acqua sgorga da un buco nel cemento, visibile da tutti i passeggeri, per poi finire sul fondo della galleria, dove i binari sono immersi in una vera e propria piscina. Tra Gioia e Garibaldi, invece, il cemento gocciola e l’acqua sprizza dalle pareti, luccicando alle luce dei fare dei treni.

Per il momento la situazione sembra essere sotto controllo: i treni infatti, viaggiano ad una velocità ridotta e i macchinisti verificano i sistemi di emergenza e il livello dell’acqua ogni ora, garantendo quindi la massima sicurezza per tutti i passeggeri. Ma si sa, la situazione è provvisoria, e dati anche gli oltre 40 anni d’età delle gallerie, non si sa fino a quando tutto ciò sarà gestibile: proprio per tale ragione, l’Atm ha intrapreso una serie di indagini approfondite per poter attivare il prima possibile tutti i necessari lavori di manutenzione. Come si legge nel Corriere, l’assessore alla mobilità Pierfrancesco Mara ha spiegato: “Per noi è un problema prioritario. Le infiltrazioni d’acqua però non sono l’unico problema, il nostro obiettivo è ben più ampio. Stiamo infatti elaborando un piano complessivo di intervento che si articolerà su tre filoni: primo, il contrasto delle infiltrazioni; secondo: l’accessibilità per i disabili e l’ammodernamento per le stazioni della linea “verde” nel tratto fuori Milano; terzo: un necessario aggiornamento tecnologico degli impianti, come quello che è già stato portato a termine sulla linea 1”. Le opere, si prospetta, potrebbero costare all’azienda di trasporti milanese più di 10 milioni di euro.

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