Migranti, una bambina di quindici mesi è dispersa dopo l’ennesimo naufragio a Lampedusa
Al largo di Lampedusa un'altra barca è affondata. A quanto risulta a bordo c'erano 45 persone migranti, e l'intervento della nave Ong Mare Go ha permesso di salvarne 44, tra cui undici donne e tre minorenni. Non ce l'ha fatta, però, una bambina di quindici mesi. Secondo il racconto dei superstiti, la bambina era in braccio alla madre, che non è riuscita a tenerla stretta dopo essere caduta in acqua. Da quando l'imbarcazione è colata a picco, i naufraghi hanno dovuto restare aggrappati a camere ad aria per circa dieci minuti prima dell'intervento della Ong. Al momento la piccola risulta dispersa, e sono in corso le ricerche. Tuttavia, le possibilità di ritrovarla viva sono praticamente inesistenti.
Il gruppo era partito giovedì sera, attorno alle 22, su un barchino di ferro lungo sette metri da Sfax, in Tunisia. Il prezzo per questo viaggio era stato di circa mille euro a testa, e tutto ciò che avevano avuto per muoversi in direzione della Sicilia era l'applicazione di un cellulare. I 44 superstiti sono originari soprattutto di Burkina Faso, Mali e Senegal. Dopo il soccorso sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera, che li ha portati a terra all'alba e poi all'hotspot di contrada Imbriacola.
L'hotspot in queste ore è tornato sotto stress, dopo alcune settimane di relativa tranquillità. Dalla mezzanotte di oggi in avanti sono arrivate in tutto 620 persone migranti, a seguito di tredici diversi interventi di salvataggio. Tra questi, quindici tunisini che sono stati recuperati sull'isolotto di Lampione: vi erano arrivati con due gommoni, che la Guardia di finanza ha sequestrato. Ieri c'erano stati undici interventi, di cui quattro molto vicini alla mezzanotte, che avevano portato altre 408 persone.
In tutto, al momento, nella struttura si trovano 1087 persone migranti, con un numero di minori difficile da stabilire con esattezza ma almeno di diverse decine. Ieri sera c'è stato un primo trasferimento: 380 persone sono state trasferite a Porto Empedocle con il traghetto di linea, come predisposto dalla prefettura di Agrigento