Migranti, rivolta per il sovraffollamento nell’hotspot di Lampedusa: ferito un carabiniere
Tensioni a Lampedusa, dove un gruppo di migranti di nazionalità tunisina ha organizzato una rivolta dopo che, da diversi giorni, chiedevano di essere trasferiti dall'hot spot in un luogo meno affollato. Gli stranieri ieri sera sono usciti dal centro e da una collinetta hanno dato inizio ad un lancio di sassi verso gli uomini delle forze dell'ordine in servizio all'interno della struttura. Un carabiniere è stato ferito alla testa in modo non grave ed ha dovuto fare ricorso alle cure del locale poliambulatorio. Solo nella tarda serata la protesta è rientrata.
Sull'isola, nel frattempo, continua a registrarsi una situazione di forte tensione. Anche ieri, alcuni migranti hanno tentato di imbarcarsi sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle ma sono stati bloccati in seguito ai controlli delle forze dell'ordine. Proseguono, inoltre, le occupazioni da parte dei profughi delle case disabitate ed utilizzate dai turisti durante il periodo estivo. Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello ha sollevato il problema durante un incontro a Roma con il ministro degli interni Marco Minniti, al quale ha esposto le criticità legate alla presenza di un numero elevato di richiedenti asilo che mostrano segni di insofferenza per la prolungata permanenza nell'hot spot.
Il primo cittadino, intervistato dall'Adnkronos, ha dichiarato: "Le attese per i trasferimenti da Lampedusa sono troppo lunghe, questo è il vero problema". Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa, commentando la lite tra due tunisini sfociata la notte scorsa in rissa all'hotspot di Lampedusa. "Non è stata una vera rivolta – dice Martello – ma la situazione è davvero insostenibile. Il problama vero è che i tunisini non possono restare liberi tutta la giornata per Lampedusa senza fare niente, si ubriacano e diventano molesti. E poi accade quello che è successo ieri sera al centro d'accoglienza. Litigano tra loro e coinvolgono altre persone che non c'entrano nulla, come il carabiniere". "Bisogna immediatamente trasferirli, perché Lampedusa è piccola e ora ci sono 250 persone all'hotspot, troppi".