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Migranti, nuovo naufragio in Tunisia, almeno 4 morti e 10 dispersi

Nuovo naufragio al largo della Tunisia. La Guardia Costiera di Tunisi ha recuperato i corpi di quattro migranti ed è in corso la ricerca di almeno dieci dispersi.
A cura di Giacomo Andreoli
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Altro naufragio nel Mediterraneo, precisamente al largo della Tunisia. La Guardia Costiera di Tunisi ha recuperato i corpi di quattro migranti ed è in corso la ricerca di almeno dieci dispersi. L'imbarcazione è affondata al largo di Ellouza, nel
governatorato di Sfax. A riportarlo è l'agenzia Tap, che cita una fonte proprio della Guardia costiera, secondo cui sono state salvate altre 44 persone che erano sull'imbarcazione. I migranti sono tutti tunisini e secondo vari media locali la maggior parte sono originari della regione di Monastir.

La notizia arriva dopo quella di un mese fa, in cui una barca con a bordo 30 migranti si è capovolta in mare sempre a poche miglia dalla città portuale di Sfax, per poi affondare. Tra le persone sulla barca solo 19 sono sopravvissute e sono state soccorse. Dall'imbarcazione sono stati recuperati 4 corpi senza vita. Nello stesso giorno una barca con un'altra trentina di migranti si era rovesciata, con 20 persone soccorse, 4 cadaveri e 6 persone disperse.

Secondo Alarm Phone, l'ong che ha istituito un numero di emergenza auto-organizzato per i migranti in difficoltà nel Mediterraneo, queste tragedie dimostrano ancora una volta che "bisogna fermare il regime di frontiera omicida dell'Unione europea". Nel nostro mare, mentre l'attenzione dell'Europa è spostata sulla guerra in Ucraina, continua a non esserci una missione comunitaria di salvataggio dei migranti, con il lavoro di recupero lasciato nelle mani delle ultime navi di ong che pattugliano il mare. In questa situazione si susseguono i naufragi e risulta anche difficile quantificare le persone che muoiono ogni mese per incidenti alle imbarcazioni, quasi sempre sovraffollate e tecnicamente incapaci di affrontare le traversate dall'Africa all'Europa.

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