Migranti, nuovo naufragio a largo della Libia: almeno 90 dispersi
Potrebbe avere proporzioni enormi l'ennesima tragedia del Mediterraneo avvenuta poche ore fa al largo delle Coste della Libia. Secondo quanto comunicato dalle autorità del Paese nordafricano, infatti, oltre una novantina di persone risulterebbero disperse in mare a seguito di un nuovo naufragio di un barcone carico di migranti diretto verso le coste italiane. "Almeno 97 migranti sono dati per dispersi dopo il naufragio di un barcone davanti alle coste libiche a bordo del quale viaggiavano 126 persone" ha spiegato all'ANSA il portavoce ufficiale della Marina Libica, Ayoub Kassem, precisando che i soccorsi locali sono riusciti a salvare 29 migranti.
Il naufragio sarebbe avvenuto nello specchio di mare davanti alla città di Tajoura, a est della capitale libica Tripoli nella giornata di mercoledì. Dopo l'allarme la Marina libica avrebbe avviato le ricerche per raggiungere l'imbarcazione nel tentativo di salvare i migranti, ma all'arrivo ormai il natante era già affondato. Kassem ha spiegato che le forze navali libiche non possiedono imbarcazioni capaci di effettuare grandi operazioni di salvataggio in alto mare e che per questo ogni azione diventa rischiosa e non efficace.
Dai racconti dei sopravvissuti, sul barcone erano presenti circa 126 migranti prima del naufragio. Sempre stando alle loro testimonianze riportate dalle autorità libiche, il gommone sarebbe partito mercoledì mattina dalle spiagge di Garabulli, a circa 50 chilometri da Tripoli, con l'obiettivo di raggiungere il nostro Paese. Secondo un rapporto dell'agenzia Onu per i rifugiati, nel 2016 è stata già superata la soglia record di 3800 morti e dispersi nel Mediterraneo, visto che lo scorso anno i morti furono 3.771.