Migranti, la storia della neonata di quattro mesi salvata in mare da un giovane del Togo
Ha tirato fuori la neonata dall'acqua e l'ha appoggiata sulla sua spalla provando a nuotare verso la salvezza. E ci è riuscito portando portando in salvo quella bambina di soli quattro mesi e se stesso. Lui è un giovane di nemmeno 20 anni proveniente dal Togo che come altre cento persone si trovava a bordo dell'imbarcazione affondata lo scorso 27 giugno nel Mediterraneo: nel naufragio sono morte almeno più di 30 persone molte delle quali risultano ancora disperse.
Il fotografo Michael Bunel a bordo della Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere che si occupa con decine di volontari di soccorrere le imbarcazioni di migranti in mare, ha immortalato la scena del salvataggio in un video diffuso dalla ong. Le immagini mostrano il giovane afferrare la neonata esanime per mettersela sulla spalla così da tenerla fuori dall'acqua. Ad aiutarlo un pezzo di legno galleggiante al quale si è aggrappato in attesa dei soccorsi, giunti poco dopo in aiuto.
I volontari della Geo Barents, come raccontato a Fanpage.it da Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi per Medici senza frontiere (Msf), hanno portato in salvo più di 70 persone quel giorno, tra le quali moltissimi bambini, mentre tanti altri migranti non ce l'hanno fatta, come una donna incinta che è morta a bordo della nave dopo che i medici hanno provato a rianimarla per più di 40 minuti. Ce l'ha fatta invece la piccola di quattro mesi che, una volta sulla nave, insieme al suo salvatore, è stata affidata alle cure dei medici e a quelle della madre soccorsa poco prima.
Il giovane eroe, in un'intervista rilasciata a La Stampa, ha raccontato di esser partito insieme a sei amici con l’imbarcazione, nella speranza di arrivare in Europa e rifarsi una vita lontano della guerra civile che attanaglia il Togo da anni. Tutti i suoi compagni sono morti nel naufragio, mentre lui, uno dei pochi a saper nuotare, ha provato ad aiutare il maggior numero possibile di persone tra cui la neonata che ha strappato, con quel gesto pregno di umanità e disperazione, da morte certa. Il giovane, così come la piccola che ha salvato e la sua mamma, hanno trovato accoglienza a Malta in attesa di sapere cosa ne sarà del loro futuro.