L’odissea di 98 migranti: la nave imbarca acqua, fermi 12 giorni in mare
Sono approdati ieri sera al porto di Catania i 98 migranti che hanno rischiato di perdere la vita in mare: un viaggio per scappare da guerra e povertà che ha avuto un lieto fine. La motonave sulla quale erano saliti, partita dalle coste egiziane, ha iniziato ad imbarcare acqua e, come trapela dalle prime indiscrezioni, sarebbe rimasta ferma in mare per circa 48 ore: due giorni infernali che si sono risolti con l'intervento – a 200 miglia da Malta – dei militari del pattugliatore "Monte Cimone" del comando operativo aeronavale della Guardia di Finanza i quali hanno tratto in salvo tutti i migranti a bordo, ormai stremati.
Un'odissea infernale di 12 giorni
Oltre 11 i minori presenti sulla motonave, molti di questi non accompagnati come precisa Save The Children. I 98 migranti, tra l'altro, tutti in discrete condizioni di salute, sono rimasti in mare per ben 12 giorni: presente anche una donna incinta la quale, stando alle prime indiscrezioni, avrebbe ingerito acqua di mare. Immediatamente sarebbe stata soccorsa dai medici della nave della marina militare tedesca "Hessen" che avrebbero definito "non preoccupanti" le sue condizioni di salute. Il pattugliatore "Monte Cimone", poi, ha fatto rientro in Italia, al porto di Catania, dove i migranti sono stati schedati, ancora una volta con un numero identificativo (come noi di Fanpage.it vi abbiamo documentato): a molti di loro sono state scattate delle foto, utili all'identificazione (non essendo in possesso di documenti di riconoscimento), e alle donne è stato chiesto di togliere il velo per rendere riconoscibile il loro volto. Tutti i migranti, come conferma Save The Children, provenivano da Egitto e Somalia.
Sempre ieri nuovo sbarco di migranti a Lampedusa (210 di cui 65 minori e 17 donne) dalla Nave Vega della Marina Militare; altri, invece, sono approdati al porto di Napoli.