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Migranti, il sindaco di Crotone a Meloni: “Non è venuta come Presidente, venga almeno come mamma”

“Se non ha ritenuto di portare la sua vicinanza come Presidente del Consiglio, venga a Crotone a portarla da mamma”, si legge in una lettera del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, a Giorgia Meloni, dopo la strage dei migranti. Lei risponde: “Valuto di fare lì il consiglio dei ministri”.
A cura di Susanna Picone
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La presidente Giorgia Meloni
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"Le chiedo, se non ha ritenuto portare la sua vicinanza come presidente del Consiglio, venga a Crotone a portarla da mamma. Venga a conoscere cosa si è vissuto in un palazzetto dello Sport destinato alla vita e che è si è trasformato in un luogo di dolore e lacrime".

A scrivere queste parole, a quasi una settimana dalla strage di migranti in Calabria, è il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, in una lettera aperta pubblica sul sito del Comune e rivolta a Giorgia Meloni.

"Venga a condividere, da mamma, il dolore di altre mamme, dei figli senza più genitori, di donne, uomini, bambini che avevano una speranza ed ora non hanno neppure più quella. Non le faccio colpa di non essere venuta da presidente del Consiglio, sicuramente avrà avuto altri importanti impegni. Allora venga in forma privata, se ritiene, da cittadina di questo Paese", è quanto scrive il sindaco.

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E ancora, si legge nella lettera per la presidente del Consiglio: "Venga in questa città che ha espresso fortissimo il sentimento di restare umani. Di guardare alle persone come tali e non come numeri. Perché quelle bare che non hanno ancora nome non sono numeri. L’aspettiamo".

Per il sindaco di Crotone questo popolo aspettava una testimonianza della presenza dello Stato, che è arrivata con il Presidente Mattarella: "Ma qui è mancato il Governo, è mancata lei presidente. Abbiamo aspettato una settimana. La comunità crotonese, colpita da un dolore enorme, ha aspettato un suo messaggio, una sua telefonata, un suo cenno, che non sono arrivati".

"In questa settimana i crotonesi si sono stretti nel dolore per le vittime di una tragedia immane. In ogni modo, anche con una semplice preghiera, portando un fiore o un biglietto, hanno voluto manifestare la loro vicinanza e solidarietà. L'umanità probabilmente non farà risalire le classifiche della qualità della vita della nostra città, ma sicuramente rende orgogliosi di appartenere ad una comunità che ha saputo dimostrare come la solidarietà e l'apertura verso l'altro siano valori inalienabili ed irrinunciabili", è un altro passaggio della lettera.

Giorno dopo giorno continua ad aumentare il numero delle vittime del naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro: l’ultimo corpo recuperato è quello di un bambino, si tratta del 15esimo minore trovato morto. Il piccolo, che non aveva più di tre anni, è la sessantanovesima vittima del naufragio.

La risposta di Meloni: "Valuto il prossimo consiglio dei ministri a Cutro"

"Valuto di fare un prossimo consiglio dei ministri a Cutro", ha detto Meloni in un punto stampa ai giornalisti che le chiedevano di "rispondere" alla lettera del sindaco. Più che andare in visita in Calabria dopo la strage di migranti "ho valutato qualcosa di più e cioè di celebrare il prossimo Cdm a Cutro sull'immigrazione", ha spiegato.

 "La lettera del sindaco di Crotone non l'ho letta tutta – ha detto ancora Meloni -. Posso solo dire che io sono rimasta colpita dalle ricostruzioni di questi giorni. Ma davvero, in coscienza, c'è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che se si fosse potuto salvare 60 persone, non lo avremmo fatto. Vi prego, siamo un minimo seri".

Meloni dice che non è arrivata alcuna segnalazione da Frontex

Nel punto stampa ad Abu Dhabi Meloni ha anche detto che "non sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex". "La rotta, inoltre, non è coperta dalle organizzazioni non governative e nulla dunque hanno a che fare con le politiche del governo. Nonostante noi lavoriamo per fermare i flussi illegali, abbiamo continuato a salvare tutte le persone. Questa è la storia. Io davvero non credo ci siano materie su cui esagerare così per colpire ciò che si considera un proprio avversario".

"Noi siamo molto abituati ad accorgerci dei problemi quando c'è una tragedia e invece c'è chi ne parla da quando è a palazzo Chigi nel disinteresse generale. Io cerco soluzioni, l'Italia non può risolvere la questione da sola, ma per evitare che altra gente muoia vanno fermate le partenze illegali. Un modo per onorare la morte di persone innocenti è cercare una soluzione", ha detto ancora la presidente.

Che ha risposto anche sulla richiesta di dimissioni del ministro Piantedosi: "Le opposizioni ogni giorno chiedono le dimissioni di un ministro diverso, lei capisce che non fa più molto notizia".

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