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Migranti, Frontex: “Gli arrivi in Italia hanno superato quelli in Grecia”

Secondo Fabrice Leggeri, Executive Director di Frontex, “il calo nei numeri degli arrivi sulle coste delle isole elleniche è stato drammatico. Il totale di aprile è ben al di sotto del numero di persone che spesso abbiamo visto raggiungere la sola l’isola di Lesbo su base giornaliera durante i mesi di picco dello scorso anno”.
A cura di Claudia Torrisi
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Migranti, operazione di soccorso al largo delle coste libiche

Il numero di migranti arrivati sulle isole greche ad aprile 2016 si è ridotto del 90% rispetto al mese precedente, raggiungendo una cifra di meno di 2700 persone. Un dato riportato nel report dell'agenzia europea Frontex, che imputa il calo "a una serie di fattori, incluso l'accordo tra Ue e Turchia e le politiche restrittive alle frontiere applicate dalla Macedonia al confine con la Grecia". Secondo Fabrice Leggeri, Executive Director di Frontex, "il calo nei numeri degli arrivi sulle coste delle isole elleniche è stato drammatico. Il totale di aprile è ben al di sotto del numero di persone che spesso abbiamo visto raggiungere la sola l'isola di Lesbo su base giornaliera durante i mesi di picco dello scorso anno". I migranti si confermano in larga parte siriani, poi pakistani, afghani e iracheni.

Ma se da un lato gli arrivi sulle isole del mar Egeo hanno registrato un calo ad aprile, il numero di migranti che hanno raggiunto l'Italia ha superato quelli verso la Grecia per la prima volta da giugno 2015. Inversione che, ricorda Frontex, "si è verificata nonostante il fatto che 8.370 migranti rilevati sulla rotta del Mediterraneo centrale rappresentino un calo del 13% rispetto a marzo e un calo di quasi il 50% rispetto allo stesso mese del 2015".

 

Nelle ultime ventiquattro ore sono state soccorse da Guardia Costiera italiana e navi mercantili dirette nel nostro paese nel mare tra la Libia e Lampedusa 998 persone. La maggior parte di loro sono siriani e, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero partiti dalle coste egiziane. Una circostanza che preoccupa non poco l'Unhcr. "Per la prima volta dopo almeno un anno arriveranno rifugiati siriani e iracheni, partiti dall'Egitto. È una novità. Da quello che sappiamo ci sono molte famiglie e minori. Il mare e i rischi non possono fermare chi ha alle spalle solo morte e distruzione", ha spiegato Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati.

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