Migranti, due salvataggi in poche ore per Sea Watch: “Sei ustionati a bordo, tre sono bambini”
Aggiornamento: Le sei persone e le loro famiglie sono state evacuate. Tra queste 4, di cui tre bambini, sono gravemente ustionate. La Ong aveva chiesto aiuto sia a Malta che all'Italia diverse ore fa. "Alla fine l'Mrcc di Roma ha inviato un assetto e ha effettuato il trasbordo", hanno comunicato gli attivisti.
Due salvataggi in pochissime ore per la Sea Watch 3, che ha soccorso un centinaio di migranti coinvolti in due naufragi differenti e ora chiede di essere ascoltata da Italia e Malta. La nave dell'Ong si trova nel Mediterraneo centrale e chiede la possibilità alle autorità dei due Paesi più vicini di trasferire alcune persone che si trovano in condizioni di salute critiche e che hanno bisogno di immediato soccorso medico. Ma, secondo quanto scrive l'Ong su Twitter, non starebbe ricevendo risposta mentre Italia e Malta si rimpallano le responsabilità del soccorso, nonostante le richieste dalla Sea Watch 3 siano state ripetute per ore ancora non è arrivata una risposta.
Il primo salvataggio risale a questa notte, quando la nave Sea Watch 3 ha soccorso un'imbarcazione in pericolo che si trovava in acque Sar maltesi, mentre la Guardia costiera libica tentava un "respingimento illegale". Molte persone "erano in acqua e sono state tratte in salvo dal nostro equipaggio", spiega l'Ong su Twitter. Così stanotte sono salite a bordo 33 persone, tra cui tre bambini piccoli e diversi minori non accompagnati. Ma l'allarme è ancora rivolto alle autorità libiche e ai loro metodi di respingimento: "La motovedetta Classe Bigliani 656, donata dall'Italia alla cd guardia costiera libica, si è allontanata con a bordo diverse persone catturate durante intercettazione precedente".
Poi, però, poche ore dopo la Sea Watch 3 è stata costretta ad un nuovo salvataggio: circa 60 migranti sono stati fatti salire a bordo da una barca di legno. "Alcune persone hanno gravi ustioni da benzina e stanno ricevendo le prime cure dall'equipaggio", scrive ancora l'Ong. "Da ore stiamo chiedendo l'evacuazione medica urgente di 6 persone in condizioni critiche e dei loro familiari – si legge ancora – Alcuni di loro, fra cui 3 bambini, sono gravemente ustionati. Le autorità italiane e maltesi si rimpallano la responsabilità sulla pelle di chi soffre".