Migranti, barcone in avaria in acque libiche: sono almeno 15 le vittime
Quindici nuove vittime nel Mediterraneo. Si tratta di migranti, prevalentemente africani, che stava tentando di raggiungere l'Italia. Poi il naufragio, con il barcone su cui viaggiavano in avaria. "Notizie tragiche dalla Libia", scrive l'Organizzazione internazionale per le migrazioni su Twitter per raccontare l'accaduto. "Quindici vite sono state perse in mare oggi – continua l'account dell'Oim Libia – secondo quanto raccontano i 95 sopravvissuti portati a riva dalla guardia costiera libica". L'organizzazione spiega che i volontari stanno assistendo i sopravvissuti al naufragio, e che molti di loro hanno riportato ustioni o sono in ipotermia.
I migranti sono stati portati in salvo dalla guardia costiera libica, che ha soccorso i superstiti, circa 95 persone. Al momento, secondo quanto spiega l'Oim, si trovano in una base navale a Tripoli, capitale della Libia. La maggior parte dei migranti che era a bordo dell'imbarcazione proviene dall'Africa, soprattutto da Camerun, Mali e Sudan. Tra loro ci sono anche sei donne e due bambini. Secondo quanto scrive l'Agi, due migranti sono stati portati direttamente all'ospedale di Tripoli, perché in condizioni critiche. L'Oim ricorda che, solo nel 2020, sono morti almeno 1.200 migranti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. In migliaia sono stati riportati in Libia dalla guardia costiera, per poi finire nelle prigioni del Paese.
Oggi la Sea Watch 3 ha lanciato un nuovo allarme: in queste ore la nave sta prestando soccorso a un barcone con 90 migranti a bordo, di cui 14 sono bambini. Ma la nave dell'ong al momento ha già 363 persone a bordo, salvate dai naufragi degli ultimi giorni, e non può farne salire altre. "Italia e Malta negano il supporto – spiega l'ong tedesca in un tweet – Chiediamo intervento della Guardia costiera per evitare un altro naufragio".