Migranti, a Pasqua sono arrivate quasi mille persone all’hotspot di Lampedusa: è di nuovo al collasso
Nella giornata di ieri, a Lampedusa sono arrivate 974 persone migranti in ventisei sbarchi, dalla mezzanotte in poi. Gli ultimi sei, arrivati nella tarda serata, hanno portato 233 persone: si trattava di barchini che sono stati soccorsi dalla barca costiera, e che portavano a bordo una quarantina di persone ciascuno.
Tra gli ultimi arrivi, provenienti da Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Burkina Faso, Camerun, Congo e Gambia, c'erano anche 58 donne e 13 minori. Oggi, poi, i soccorsi sono continuati: nella notte altre 36 persone sono arrivate – tra cui 8 donne e un minore – dopo essere state salvate da un barchino di sette metri che era alla deriva.
All'alba, così, nell'hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa erano ospitate 1.883 persone. La capienza complessiva, sulla carta, sarebbe di poco meno di quattrocento posti.
È frequente che il centro superi ampiamente la soglia teorica di posti disponibili e raggiunga cifre da collasso: nelle prossime ore centinaia di persone dovranno essere distribuite in altre aree d'Italia, per permettere all'hotspot di tornare a un numero più basso di persone ospitate. È già avvenuto ieri mattina, quando 156 persone sono state spostate con il traghetto di linea. Questo ha permesso di tenere il numero di ospiti complessivi al di sotto delle duemila unità. Lo stesso accadrà oggi: è previsto che 244 persone vengano imbarcate sul traghetto e arrivino in serata a Porto Empedocle.
Molti gruppi arrivati negli ultimi giorni hanno detto di essere partiti dalla Tunisia, in particolare dalle città di Zarzis, Chebba, Jebiniana e Kerkenna. Secondo i racconti, ciascuno ha pagato fino a 4mila dinari – circa 1.200 euro – per poter compiere il viaggio su un barchino fino in Italia e, così, in Europa.
Ci sono ancora 400 migranti a rischio naufragio in acque Sar maltesi
Intanto, a quasi ventiquattr'ore dal primo allarme, sembra che non ci siano aggiornamenti su un barcone con a bordo oltre quattrocento persone segnalato ieri dalla Ong Alarm Phone. La barca ieri risultava essere in acque Sar maltesi. "Hanno finito il carburante e buttano via l'acqua che entra con dei secchi", aveva affermato la Ong. Tra le persone a bordo, tre si sarebbero gettate in mare. Una si troverebbe ora di nuovo a bordo, priva di sensi.
L'ultimo aggiornamento di Alarm Phone è di ieri sera: "Il capitano ha lasciato la nave e nessuno è in grado di rimettere in moto la barca; molte persone hanno necessità di cure mediche, tra cui un bambino, una donna incinta e una persona con disabilità fisica".
Ieri almeno 23 annegati in un nuovo naufragio
Ieri, inoltre, almeno venti persone sono annegate nel Mediterraneo in un naufragio registrato dalla Ong tedesca ResQship, che è intervenuta con la nave Nadir per i soccorsi. Sono state 22 le persone portate in salvo. La Ong ha recuperato anche due corpi senza vita, ma i sopravvissuti hanno parlato di almeno 18 dispersi – che, come si sa, in caso di naufragi avvenuti giorni prima equivalgono nella maggior parte dei casi a vittime.
Nel complesso ci sono "almeno altre 23 tombe di persone innocenti nel cimitero europeo che è il mar Mediterraneo. Questa è una tragedia indicibile che avrebbe potuto, e dovuto, essere prevenuta con un approccio umanitario alla migrazione". Lo ha scritto ResQship sui social.