Migranti, 60 persone rischiano di morire in mare in zona Sar Maltese: Life Support pronta a intervenire
Alarm Phone, il call center per i migranti in difficoltà nel Mediterraneo, ha segnalato la presenza di due barchini con a bordo circa 30 persone ciascuno, che si trovano in area Sar Maltese. "La mancata assistenza di Malta mette a rischio 60 vite", ha detto l'ong in contatto con i due gruppi sui natanti in distress.
Secondo l'organizzazione non governativa le autorità de La Valletta si rifiuterebbero di ordinare un'operazione di soccorso. "Il tempo sta peggiorando rapidamente. I soccorsi sono necessari ora". La prima imbarcazione segnalata da Alarm Phone, rimasta senza carburante, sarebbe partita dalla Cirenaica sabato scorso. "Sea Bird 2 l'ha localizzata e segnalata a un mercantile che ha dato la disponibilità a recarsi sul luogo, ma la Mrcc maltese gli ha intimato di procedere verso la sua rotta", dicono dalla Life Support di Emergency, che sabato ha concluso il salvataggio di 55 persone e che si sta dirigendo al porto assegnato di Marina di Carrara, dove dovrebbe arrivare nelle prime ore di mercoledì 19 aprile.
La nave umanitaria di Eemergency ha segnalato alla Mrcc italiana la propria disponibilità a intervenire. "Abbiamo ricevuto la risposta di procedere verso il porto assegnato di Marina di Carrara senza cambiamenti di rotta", dicono dall'ong, spiegando di aver segnalato la propria disponibilità anche alla Mrcc maltese senza avere risposta. Il mancato via libera alla nave di Emergency è arrivato come conseguenza del codice di condotta per le Ong varato dal governo Meloni, che impedisce di fatto a una nave da soccorso che abbia già effettuato un salvataggio di deviare dalla sua rotta verso il porto assegnato, imponendo di proseguire la navigazione senza ulteriori interventi, anche nel caso vi siano altri naufraghi in pericolo nelle vicinanze.
"Chiediamo che queste persone vengano assistite il prima possibile e rinnoviamo la nostra disponibilità alla Mrcc italiana e maltese per intervenire: non possiamo lasciare che si consumi l'ennesima tragedia evitabile in questo tratto di mare", ha fatto sapere Emanuele Nannini, capomissione della Life Support.