video suggerito
video suggerito

Migrante minorenne salva un bimbo di 3 anni solo nel deserto e lo porta con sé fino a Lampedusa

Il ragazzino ha spiegato: “Non potevo lasciarlo solo nel deserto, sarebbe morto, e allora l’ho portato con me, e ci siamo imbarcati insieme”.
A cura di Davide Falcioni
791 CONDIVISIONI
Immagine

"Non so nemmeno come si chiama ma non potevo lasciarlo solo nel deserto, sarebbe morto, e allora l'ho portato con me, e ci siamo imbarcati insieme". Sono un piccolo manifesto di umanità le parole – sconosciute a troppi governanti europei – pronunciate da un giovane migrante africano ancora minorenne che nei giorni scorsi ha raccontato ai soccorritori di Lampedusa di aver trovato un bimbo di tre anni da solo nel Sahara e di averlo preso per mano, accompagnandolo fino alla Tunisia affinché – insieme – i due potessero salpare alla volta dell'Italia

I due, giunti venerdì sera a Lampedusa dopo un lungo viaggio in mare, erano scesi al molo Favarolo insieme agli altri occupanti di un barcone che era stato soccorso da una motovedetta della Guardia Costiera. Una volta trasferiti nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola, nella sezione bambini e madri sole dove ancora si trovano, il più piccolo è stato immediatamente assistito dai volontari della Croce Rossa e da quelli di Save The Children.

L'équipe di psicologi del servizio di neuropsichiatria infantile, che lo ha preso in carico, sta cercando di sciogliere il silenzio in cui è chiuso il piccolo, che finora non è mai riuscito a interagire con nessuno. Di lui non si sa assolutamente niente: né la nazionalità, né se abbia perso i suoi genitori durante il viaggio verso l'Europa. È probabile, però, che possa aver assistito ad eventi molto traumatici, soprattutto per la sua tenerissima età. Ed è decisamente probabile che, se non avesse trovato un altro ragazzino, il bambino sarebbe presto morto nel deserto.

In attesa che il bimbo stia meglio a Lampedusa è scattata la gara di solidarietà per prenderlo in affido, almeno fino a quando non sarà trovata una famiglia che lo adotti. La sua sorte verrà decisa dal Tribunale dei minori di Palermo, il quale deve verificare, come prevede la legge, se ci sono parenti sul territorio e, in subordine, se ci sono richieste concrete di affido da parte di "soggetti idonei". A quel punto il Tribunale nominerà un tutore e il bambino verrà inserito in una struttura adeguata per l'età. I giudici dovranno infine ratificare le misure di accoglienza.

791 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views