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Migliorano le condizioni della bimba caduta da una finestra la cui mamma si è suicidata

La bambina è stata operata a una gamba a causa della frattura del femore e probabilmente nei prossimi giorni dovrà tornare “sotto i ferri” per intervenire sui traumi conseguenti alla caduta. La prognosi resta riservata, ma i medici sono ottimisti.
A cura di Davide Falcioni
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Si è concluso nel migliore dei modi il primo intervento chirurgico a cui è stata sottoposta la bimba di 7 anni che ieri è caduta da una finestra al secondo piano della casa-famiglia di Botricello, in provincia di Catanzaro, dove viveva con la madre: la donna, 30 anni, si è poi suicidata lanciandosi dal quinto piano dell'ospedale Pugliese Ciaccio, dove la figlia è stata trasportata in gravi condizioni.

Stando a quanto emerso una volta arrivata in ospedale la mamma non avrebbe retto al al dolore credendo che la figlia fosse in fin di vita. Per questo,  secondo le prime informazioni, avrebbe aperto una finestra dell’ospedale di Catanzaro gettandosi nel vuoto. È morta sul colpo. La salma della donna, secondo quanto riferito dall'avvocato Saverio Greco legale della famiglia, è stata restituita ai familiari. Oltre alla bambina di sette anni, aveva altri due figli: un neonato che viveva con lei nella casa famiglia e un altro bambino di circa sei anni. Per il suicidio della donna, sono intervenuti gli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro.

Dal canto suo la piccola è stata operata a una gamba a causa della frattura del femore e probabilmente nei prossimi giorni dovrà tornare "sotto i ferri" per intervenire sui traumi conseguenti alla caduta. La prognosi resta riservata: la bambina è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, ma tra i medici vi sarebbe un cauto ottimismo sull'evoluzione delle sue condizioni di salute.

Intanto continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Sellia Marina per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. I militari dell'arma hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza posto nelle vicinanze della casa rifugio. Gli accertamenti sono volti ad accertare eventuali responsabilità, e nel pomeriggio di ieri sono stati sentiti diversi testimoni.

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