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Migliorano le condizioni del figlio 12enne di Andrea Silvestrone, morto sull’A14: la mamma è con lui

Le condizioni cliniche del bambino stanno progressivamente migliorando e la mamma è accanto a lui. Lo riferisce un bollettino dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, dove il figlio di Andrea Silvestrone è ricoverato. La prognosi è riservata.
A cura di Susanna Picone
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Una notizia incoraggiante arriva dalle Marche, dove è ancora ricoverato il figlio dodicenne di Andrea Silvestrone, il tennista paralimpico morto insieme agli altri due figli lo scorso 4 febbraio in un terribile incidente stradale lungo l’A14.

Il piccolo Diego sta meglio. Le condizioni cliniche del bambino stanno progressivamente migliorando e la mamma è accanto a lui. Lo riferisce un bollettino dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, dove il ragazzino è ricoverato in Rianimazione presso il polo Salesi.

Si legge che resta ancora concreto "il rischio di complicanze", ma le condizioni cliniche risultano "progressivamente migliorative con un quadro di stabilità emodinamica, respiratoria e metabolica". Il bambino oggi è stato estubato e raggiunto immediatamente dalla mamma, che ha interagito con lui. La prognosi resta riservata.

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Il grave incidente in cui il ragazzino è rimasto gravemente ferito e il padre e i due fratellini hanno perso la vita è avvenuto lungo l’A14 nella Galleria Castello a Grottammare (Ascoli Piceno) sabato scorso.

Andrea Silvestrone aveva 49 anni ed era un noto atleta, giocatore di tennis in carrozzina, di Montesilvano (Pescara). Oltre a lui nel terribile incidente sono morti la figlia Nicole di 14 anni, che si trovava sul sedile del passeggero a fianco del padre e Brando di 8 anni, che con il fratello di 12 anni si trovava sul sedile posteriore.

Le vittime sono state estratte dall’abitacolo dai vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare le lamiere dell’auto: Diego, unico sopravvissuto, era vigile ma con diversi traumi. È stato stabilizzato dal personale del 118 e poi affidato all’equipaggio dell’Eliambulanza che lo ha portato in ospedale.

"Forse mio figlio non è più in pericolo di vita, dico forse perché non me lo hanno ancora confermato, ma spero e prego che sia così", aveva detto poche ore dopo il dramma la mamma del bambino.

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