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Miggiano, nuda in strada per ordine del “santone” Khadir. Avviata indagine, ma lui nega: “Tutto falso”

Sono due le denunce nel fascicolo della Procura di Lecce sul caso del santone che vive coi suoi adepti – provenienti da tutta Italia – in un rudere alla periferia di Miggiano, in Salento. Lui dice: “Mi ha parlato una voce, ora vedo tutto. Chi vuole venire è libero, non impongo nulla a nessuno”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il 'santone' Khadir
Il ‘santone' Khadir

La Procura di Lecce ha avviato un'indagine sulla vicenda del ‘santone' di Miggiano, in Salento. Al vaglio della magistratura ci sono già due denunce. Stando a quanto ricostruito, l'uomo era alla guida di una setta, i cui adepti — provenienti da varie regioni — vivevano in un rudere senza riscaldamento, luce e contatti con l’esterno.

La missione dell'“eletto”, che si fa chiamare Khadir, sarebbe quella di avviare i membri della comunità verso un percorso di purificazione del corpo e salvezza dell'anima, seguendo specifici divieti: niente sesso, né lavoro, pochissimo cibo, e l’allontanamento dagli affetti familiari, quasi ad escludersi dal mondo. Lui nega di aver imposto regole dure ai suoi seguaci.

È in particolare il caso di una donna di 36 anni, trasferitasi dalla Sicilia proprio per seguire il guru, che ha gettato luce sulla vicenda. Si sarebbe completamente abbandonata alle volontà del ‘santone', tanto da arrivare a sfilare nuda per le strade di Miggiano per volere di Khadir, come "sacrificio al Signore, pronta a rifarlo se le venisse richiesto". Una sorta di battesimo che, a detta dell'uomo, "le avrebbe consentito di rinascere".

Sono stati i genitori della 36enne a sporgere denuncia. Così ha fatto anche il padre di un 47enne di Foggia, ex membro della setta. Vi si sarebbe avvicinato attraverso Facebook nel 2023, per poi trasferirsi nella casa di Khadir.

"I genitori hanno deciso di sporgere denuncia perché sono preoccupati dallo stato psicofisico del figlio", ha spiegato l'avvocata Rita Ciccarese a Rainews. Il 47enne sarebbe "schiavo di una manipolazione psicologica. Già affetto da una particolare forma di anemia che dovrebbe essere tenuta sotto controllo, la malnutrizione lo avrebbe ulteriormente debilitato. Invano i genitori hanno tentato di convincerlo a fare rientro a casa", ha aggiunto la legale.

Il presunto santone, però, sostiene di non aver mai imposto nulla a nessuno e che non ci sarebbe stata nessuna costrizione nelle pratiche. "Chi vuol venire è libero di venire, però ovviamente chi viene sta mettendo mani all’aratro; chi si volge indietro dall’aratro non è adatto per il regno di Dio", ha detto ai microfoni di Pomeriggio Cinque, parlando poi degli adepti: "I genitori sono preoccupati? Sì, ma dal loro punto di vista. Non guardano in faccia la realtà".

A proposito della sua presunta vocazione, ha aggiunto: "Una voce mi ha parlato, mi ha chiamato. Pulita, solo io la udivo. E questa voce possente mi ha condotto a tutto questo, a capire, a rivelare tutto questo di me. E ho iniziato a vedere tutto".

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