Micotossine cancerogene nelle arachidi dalla Cina, maxi sequestrato al porto di Genova

La partita di arachidi proveniente dalla Cina e sequestrata era destinata ad una società toscana operante nel settore del commercio all’ingrosso che probabilmente avrebbe messo in commercio il prodotto in vista delle feste natalizie. Il rappresentante legale della società importatrice è stato denunciato per vendita di sostanze alimentari non genuine.
A cura di Antonio Palma
6 CONDIVISIONI
Immagine

Oltre 600 chilogrammi di arachidi sgusciate importate dalla Cina sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza e dall’Ufficio delle Dogane di Genova dopo la scoperta della presenza di micotossine cancerogene su alcuni campioni analizzati dalle autorità. Il sequestro da parte dei finanzieri della Compagnia di Genova Sestri e dei funzionari della sezione Antifrode e controlli dell’Ufficio delle Dogane di Genova 2 è scattato a seguito dei controlli a campione su prodotti alimentari importati in Italia.

L’attenzione dei militari e degli ispettori delle dogane si è focalizzata su una partita di arachidi proveniente dalla Cina e destinata ad una società toscana operante nel settore del commercio all’ingrosso non specializzato di prodotti alimentari che probabilmente avrebbe messo in commercio il prodotto in vista delle feste natalizie. Come previsto dalla procedura in materia, sono stati prelevati alcuni campioni del prodotto che sono stati inviati ai Laboratori Chimici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per essere analizzati.

Immagine

I risultati dei test di laboratorio hanno riscontrato la presenza di aflatossina oltre i limiti di legge nelle arachidi. Si tratta di una micotossina nota per le proprietà tossiche e cancerogene e che era presente in quantità superiori a quelle previste e ammesse dalle normative dell’Unione Europea. Di conseguenza le arachidi sgusciate sono state dichiarate potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori.

Le autorità quindi hanno provveduto ad individuare tutti i colli appartenenti al lotto sottoponendo a sequestro complessivamente 63 colli per un peso complessivo di oltre 600kg prima che la frutta secca arrivasse sulle tavole degli ignari consumatori. Il rappresentante legale della società importatrice invece è stato denunciato per vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.

Come spiega l'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l'esposizione del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile. Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari come arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. In natura esistono diversi tipi di aflatossine.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views