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Michele Picciano, ex presidente Consiglio Molise indagato: 6mila euro di acqua e caffé

E’ indagato per peculato e abuso d’ufficio. Secondo la procura di Campobasso avrebbe sperperato denaro pubblico con spese “di quantità smodata e irrazionale”.
A cura di B. C.
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Migliaia di euro sperperati in pranzi e buffet; ma anche bevande, cialde di caffè, orzo e acqua. acquisti di ogni genere e contributi a raffica. Motivi per i quali l’ex presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, risulta indagato per peculato e abuso d’ufficio dalla procura di Campobasso. Nel periodo in cui è stato alla guida di Palazzo Moffa, tra il giugno del 2009 e il dicembre del 2011, l'ex Pdl ed ora Forza Italia, secondo le accuse del sostituto procuratore Fabio Papa, avrebbe speso grosse somme di denaro pubblico utilizzando carte di credito di rappresentanza e istituzionali, per circa 75 mila euro, facendone un uso "direttamente e indirettamente personale". Tra le spese che la magistratura contesta a Picciano vi sono gli acquisti di una lampada da tavolo da 936 euro, di un tappeto da 2.160 euro e di diversi quadri: un'opera di Aldo Falso da 3.240 euro, sei di Goffredo Luciani da 4mila euro e una di Giuseppe Eliseo da mille euro.

E' il Corriere della Sera a fare una lista più dettagliata delle spese contestate all'ex presidente del consiglio regionale molisano:

Nel 2009, per un buffet organizzato per gli auguri di Natale, ha speso quasi 5 mila euro. L’anno dopo, sempre in occasione del Natale, i buffet di auguri diventano tre: uno per i consiglieri regionali, uno per i dipendenti e uno per i giornalisti. I pranzi al ristorante si sprecano: più di sessanta. Per non parlare dei libri comprati , ‘in alcun modo pertinenti a finalità istituzionali', presumibilmente – scrive la Procura- ‘regalie a fini presumibilmente elettorali considerato anche che spesso gli acquisti effettuati risultavano essere stati richiesti dagli stessi soggetti interessati'.Tra questi 300 copie di ‘Sant’Agostino: discorsi sul Natale e l’Epifania', 100 copie di ‘semplice-Spazio, tempo, poesia', 71 copie di ‘Tetralogia', 120 del ‘Sorriso del sole' e 83 di ‘Dal salotto al ring televisivo'.

Non mancano pure i contributi a pioggia. Sono quelli concessi “esaudendo le richieste” di varie associazioni, anche private (come la Fidapa). “Contributi – si legge nelle carte della procura – per iniziative del tutto prive di significato concreto sia pure solo per l’immagine della Regione" (c’è per esempio un contributo da 3.500 euro ad un convegno organizzato a Isernia da una compagnia di assicurazioni).

E ancora:

l’acquisto di arredamenti per il suo ufficio, come una lampada da tavolo da 936 euro e un tappeto color prugna da 2.160 euro, e diversi quadri: un’opera di Aldo Falso (3.240 euro), sei di Goffredo Luciani (4mila euro) e una di Giuseppe Eliseo (mille euro). Infine a Picciano vengono contestati episodi che coinvolgono il suo segretario personale al quale avrebbe procurato "ingiusto vantaggio" concedendo somme di denaro ad uso personale. In particolare si parla di un contributo da 6 mila euro ad una associazione onlus, un «Centro di carità», di cui era presidente proprio il suo segretario personale.

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