Michele Misseri diventa un costume di Carnevale a Napoli
Lo zio Michele Misseri, quello che l'Italia intera ha definito il mostro di Avetrana perché coinvolto nell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, è diventato un costume di Carnevale a Napoli.
L'iniziativa è partita dal 45enne Carlo Mazza, proprietario di un negozio alla Sanità specializzato nel confezionamento di abitini di Carnevale per bambini dai 3 agli 8 anni. Così, accanto ai classici vestiti di supereroi di altri tempi, si erge in vetrina anche questo anonimo abbinamento, che ad una prima occhiata farebbe pensare ad un semplice contadino. Ma quell'inquietante corda appoggiata sulla mano e l'etichetta affissa sul manichino tolgono ogni dubbio: il costume vuole rappresentare Michele Misseri. L'idea, che solo a pensarci mette i brividi, in realtà non è stata accolta negativamente, se si pensa che i soli tre costumi, prodotti in edizione limitata, sono andati letteralmente a ruba.
Accanto a chi si è dimostrato ironico, divertito e incuriosito da questa iniziativa, c'è chi ovviamente ha manifestato tutto il suo disprezzo.
Il Carnevale, nato con lo scopo di rovesciare le regole e le forme del vivere quotidiano, viene attualmente accolto come un tripudio di colori e stoffe, come la possibilità di palesarsi negli abiti di qualcun altro, un personaggio famoso che ha lasciato un segno nell'immaginario collettivo. "Travestirsi a Carnevale" significa ripercorrere la vita di questo o quel personaggio, sentirsi in qualche modo affine, condividerne certe inclinazioni o caratteristiche. Alla luce di questa semplice considerazione, come potremmo mai immaginare di vestire un bambino con il costume di Michele Misseri?
Il costume carnevalesco di Michele Misseri nella vetrina del negozio di Napoli (Foto: Il Mattino)
Carlo Mazza, l'ideatore di questa pensata, già l'anno scorso è rimbalzato al centro delle polemiche per aver realizzato il costume di Totò Riina. Quest'anno oltre a Michele Misseri, sono appesi in bella vista anche i costumi di Ruby Rubacuori e del premier Silvio Berlusconi. Insomma, dagli eroici personaggi della fantasia e della storia, si è passati inesorabilmente a strizzare l'occhio anche alla cronaca. E pazienza se tinta di nero o di rosa.
E a chi gli rivolga la domanda come sia nata questa discutibile idea, il negoziante di Napoli risponderà che con la crisi in corso bisogna pensare ad ogni cosa pur di tirare avanti.